L’inconsolabile pianto degli affitta-loculi: “La sentenza sarà una slavina”. Menomale!

GERMOGLI PH 25 FEBBRAIO 2025 FIRENZE LE ISTITUZIONI CITTADINE E LE FORZE DI POLIZIA MUNICIPALe PER RIMUOVERE LE KEYBOX

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Non si chiama “rendita” ma “gestione della proprietà”, non si usa più il termine “direttore” ma “CEO”, non si dice più “espulsione” dei residenti ma “valorizzazione” dei centri storici. Sicché, B&B dopo B&B, cantina dopo cantina, loculo dopo loculo, anche gli affitta-loculi han pensato di imitare i più grandi e si son dati forma di lobby, con una loro associazione che sovente interviene nel dibattito cittadino.

“Immagino – ha vergato Lorenzo Fagnoni, che si firma presidente di Property Managers Italia e Ceo di Apartments Florence – che la potente lobby degli albergatori stia festeggiando. La decisione della Corte Costituzionale di bocciare il ricorso del Governo contro il nuovo Testo unico del Turismo della Toscana consolida un impianto normativo che penalizza di fatto le forme di ricettività non tradizionali”.

Fagnoni poi sciorina la sua competenza nelle cose di legge: “Il giudizio della Corte riguarda la correttezza costituzionale delle norme e il riparto delle competenze tra Stato e Regioni, non la loro opportunità né la loro efficacia. La stessa Consulta riconosce che le norme toscane sono una ‘ingerenza’ nelle libere scelte dei proprietari, ritenendola però giustificata”. Appunto, una “ingerenza” giustificata.

“L’altra questione che desta grande preoccupazione – ha aggiunto – è che la decisione della Consulta rischia di diventare un precedente per altre Regioni, con una stretta normativa che avrebbe un impatto molto pesante sull’organizzazione delle imprese, sull’occupazione e sulla tenuta di un comparto che ha garantito investimenti e lavoro diffusi sui territori. Un effetto-slavina sull’intero settore”. Insomma, solo lati positivi.