Lista civica Tomasi presidente: “Vogliamo una Toscana del fare e dello sviluppo”

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Comitato lista civica Tomasi Presidente: “In Toscana serve un governo competente e radicato: i territori hanno bisogno di maggiore rappresentanza nel centro decisionale”

 

In vista delle prossime elezioni regionali, il Comitato promotore della Lista civica Tomasi Presidente lancia un messaggio chiaro: serve un cambiamento vero nella gestione della Toscana, partendo dal rafforzamento della rappresentanza territoriale e da un progetto civico alternativo ai partiti tradizionali.

«Siamo al centro dell’attenzione perché siamo la novità – insieme e grazie a Tomasi – di queste elezioni regionali, il cui esito è tutt’altro che scontato, nonostante i tentativi antidemocratici da parte del potere di spostare a piacimento la data del voto o di vivacchiare con alchimie di palazzo», si legge nella nota del comitato.

Il gruppo sottolinea come il candidato Alessandro Tomasi, già sindaco di Pistoia, rappresenta «la volontà di vincere» e di farsi sentire: «grazie ad Alessandro Tomasi e al contributo di civici come noi, c’è lo spazio politico per vincere e, soprattutto, governare con una classe dirigente che ha dimostrato competenza e radicamento nei vari territori toscani, che hanno bisogno di una rappresentanza diversa e maggiore nel centro decisionale di Firenze».

Il comitato fa appello ai cittadini delusi dalla politica tradizionale e agli astenuti: «Stiamo lavorando per allargare a chi non vota più e ai delusi – tanti – da una politica che non fa, non decide, che tiene tutto fermo, mentre la Toscana va indietro».

Chiara la visione di un’amministrazione di rottura con l’immobilismo che ha caratterizzato decenni di governo PD in Toscana: «Noi vogliamo una Toscana del fare, una Toscana che decide di sviluppare tutti i suoi aeroporti in accordo con i territori e in modo coordinato, una Toscana che non si concentra solo sulla tramvia a Firenze ma fa evolvere le tratte ferroviarie della Regione, spesso profondamente arretrare, una Toscana che fa sviluppare i porti e gli interporti così da spostare merci e tornare a essere, come siamo stati in passato, la porta d’accesso del mar Tirreno alla Penisola e così all’Europa, siamo per una Toscana che smette di ipotecare il futuro, creando debito e buchi, per il facile consenso immediato, ricostruendo una sanità toscana pienamente pubblica, per tutti.”»