Lo Scudo Verde un mese dopo: aree montane e periferiche tagliate fuori. La denuncia di Fratelli d’Italia

foto mia (alessandro)

“Primo agosto 2025, un mese da quando Firenze si è chiusa ai suoi stessi concittadini. Con l’attivazione del varco sanzionatorio dello Scudo Verde, la sinistra al governo della città conferma ancora una volta la propria distanza dai reali bisogni dei fiorentini. Quello che dovrebbe essere uno strumento per tutelare l’ambiente si trasforma in una pesante limitazione del diritto alla mobilità, colpendo famiglie, lavoratori, artigiani e anziani che non hanno la possibilità economica di cambiare il proprio mezzo. I fiorentini, di fatto, non sono più i benvenuti nella loro stessa città: ma il Sindaco di Firenze non è lo stesso della città metropolitana?”

Queste le dichiarazioni del Coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Firenze Jacopo Cellai.

Nel portare le istanze della provincia interviene Fabio Gurioli, coordinatore comunale Fratelli d’Italia Marradi: “Lo Scudo Verde voluto dalla sinistra fiorentina è una misura ideologica, punitiva e profondamente scollegata dalla realtà delle persone. Non solo colpisce duramente i cittadini fiorentini, ma impone un pesante fardello anche ai comuni della provincia, come Marradi, che si vedono tagliati fuori da servizi essenziali e opportunità di mobilità. Chi vive nelle aree montane e periferiche non può essere trattato come un cittadino di serie B solo perché costretto a utilizzare mezzi privati per lavorare, curarsi o studiare”.

“È inaccettabile – concludono Cellai e Gurioli – che chi non ha alternative al trasporto privato venga multato per accedere alla città. È necessaria l’immediata sospensione dello Scudo Verde e l’apertura di un tavolo serio con tutte le forze politiche della Città Metropolitana, affinché si trovi una soluzione che tuteli l’ambiente senza calpestare i diritti e la dignità dei cittadini delle aree marginali. Il buonsenso deve prevalere sull’ideologia”.