Toscana e dissesto idrogeologico: fondi bloccati e opere ferme. Tomasi: “Dal Governo altri 131 milioni. Ora basta scuse, servono interventi concreti”
“Altri 131 milioni di euro sono stati destinati dal Governo alla Toscana per fronteggiare il maltempo. I soldi ci sono: quelli appena deliberati e quelli che la Regione non ha ancora speso”. È il commento di Alessandro Tomasi, candidato alla Presidenza della Regione Toscana, che ringrazia il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci per l’integrazione di risorse appena annunciata e attacca duramente la gestione regionale degli ultimi anni.
Tomasi non usa mezzi termini: “E’ l’ora di progettare, programmare e agire. Raccontare ai cittadini che è un problema di risorse significa continuare a trincerarsi dietro a false notizie. Di tutti i fondi su cui la Regione ha potuto contare dal 2010 ad oggi, solo il 26% sono stati impegnati in opere arrivate ad ultimazione lavori. Gli interventi spesso procedono a rilento. Si fermano alla fase di progettazione, oppure, questo è il caso peggiore, non si prevedono nemmeno. Occorre mettere in sicurezza il territorio sbloccando i fondi che già ci sono”.
Secondo il candidato del centrodestra, il problema non è economico, ma politico e amministrativo: “Serve un piano straordinario di difesa del suolo con messa in sicurezza anche di fiumi, torrenti, argini e del reticolo minore; un coordinamento tra Comuni limitrofi per reazioni tempestive in emergenza, superando la divisione tra territori che causa molti problemi ancora oggi; una riforma del sistema di allerta climatica. E poi la riduzione della burocrazia per ottenere i ristori, impegnare i Consorzi anche sulla manutenzione ordinaria con rendicontazione trimestrale, supportare i Comuni per i piani di protezione civile aggiornati e operativi”.
“Ma prima di tutto – conclude – occorre fare e spendere i soldi in opere che cambiano la vita delle persone. È quello che intendo fare per la nostra Regione”.
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