Mentre premiano Giorgio, aumentano gli sfratti, gli studentati sono fatiscenti, le famiglie stanno al freddo e sempre più bimbi finiscono al Meyer col diabete. Ma qualche lotta vince. La Firenze sui giornali di sabato 15 novembre

GERMOGLI PH: 25 OTTOBRE 2024  FIRENZE VIA GIOVANNI DEI MARIGNOLLI LICEO DA VINCI CREPE DENTRO LA SCUOLA STUDENTI RIVERSATI IN STRADA PAURA SUL POSTO VIGILI DEL FUOCO AMBULANZA POLIZIA LOCALE MUNICIPALE

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I mondi in cui vivono gli autoproclamati “rappresentanti del popolo” e il popolo reale sono sempre più distanti e paralleli, in quello che a tutti gli effetti è uno scollamento totale tra i due. L’assessore alla Mobilità Andrea Giorgio è stato premiato come esponente di un “comune leader nella mobilità urbana sostenibile, secondo a Torino e davanti a Roma. Difficile che la giuria abbia indagato a fondo la situazione fiorentina, tra assenza di rastrelliere apposite, biciclette e monopattini elettrici lasciati dove capita o utilizzati in barba a ogni basilare regola del codice stradale, con un coefficiente di rischio esponenzialmente incrementato dalla loro silenziosità anche per chi, ancora più ecologicamente, cammina a piedi. L’importante, e l’articolo in tema della Nazione Firenze ben vi si presta, è avere materiale e occasioni di propaganda a disposizione, come l’abbraccio peloso della sindachessa al commerciante vittima dello sfascio della sua concessionaria in via Circondaria, anch’esso riportato dal quotidiano di Agnese Pini. O come il sostegno di Renzi alla lotta del “Michelangelo”, cui è stato dato ampio risalto da Repubblica Firenze e Corriere Fiorentino, ma senza che se ne veda uno analogo per il “Ferraris-Brunelleschi” di Empoli, che cade a pezzi tra buchi nel soffitto, muffa e riscaldamento fuori uso, e ha visto una protesta degli studenti coperta solo dalla sezione locale della Nazione. E di cose che cadono a pezzi ce ne sono non poche: tra queste, gli studentati, ovviamente non quelli di lusso coi quali si vuole selvaggiamente tappezzare tutta Firenze, ma quelli che un tempo si sarebbero definiti “proletari”. Davanti alla residenza “Calamandrei” in viale Morgagni si sono infatti riuniti diversi universitari, il Corriere Fiorentino non dice quanti, per chiedere lumi assieme a esponenti della FLC-CGIL sui 2.000 ragazzi in attesa di ricevere risposte per le assegnazioni degli alloggi, e anche per contestare, più in generale, «il modello di università e diritto allo studio» portato avanti dal governo Meloni e in particolar modo dal ministro Valditara. Sulla questione dehors qualcuno ha probabilmente voluto provare a risolvere la questione in autonomia e con mezzi sicuramente poco ortodossi, incendiando quello dell’Hotel Savoy in piazza della Repubblica, ma anche un cassonetto e la porta del ristorante “Totò” in Borgo Santi Apostoli. Tutto fortunatamente domato dai Vigili del Fuoco, specificano Corriere Fiorentino e La Nazione Firenze. Un altro blitz, però legale e a fini d’inchiesta, è stato quello del Comitato Salviamo Firenze all’ex Convitto della Calza, laddove si è dimostrata la sua natura di albergo e non di «Spa con foresteria»: un albergo che non ha l’autorizzazione per operare da albergo, e che tuttavia il Comune non riesce a chiudere. Questa è la situazione sintetizzata dai suoi esponenti e riportata su Repubblica Firenze e Tirreno Firenze. Le 300 keybox già rimosse, invece, si conquistano addirittura un occhiello sul Corriere della Sera Milano. Il problema della casa, tuttavia, è sempre più grave: La Repubblica Firenze informa, avvalendosi dei dati del Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari, che le richieste di sfratto sono oltre 2.000, cresciute del 70% nel 2024 rispetto all’anno precedente, mentre a paragone del 2022 sono diminuiti di circa un migliaio i contratti a canone concordato, quelli agevolati per studenti e quelli ordinari di lungo periodo (come il cosiddetto “4+4”). Chi invece la casa ce l’ha, è riportato su La Nazione Firenze, deve vedersi arrivare stangate da mille euro nelle bollette del riscaldamento: coi costi della spesa di una famiglia media raddoppiati rispetto al 2019, «molti devono scegliere fra spesa, gas o cure mediche» e una persona su cinque vive col freddo in casa, secondo dati di Federconsumatori Toscana che fanno impallidire e adombrare qualsiasi denigrazione della Romania di Ceauşescu. Si registrano infatti, oltre a tutto ciò, un raddoppio dei casi di diabete di tipo 2 tra i ricoveri di bambini al Meyer (sono già 800 quelli di tipo 1) negli ultimi tre anni, secondo quanto rivelato dalla stessa struttura al Tirreno Firenze, e una continua estensione dei tentacoli della mafia in Toscana. L’intervista di Don Bigalli al Tirreno è rivelatrice nella sua sinteticità: non solo il traffico di stupefacenti, ma, e stupefacente sicuramente non è la notizia, nello smaltimento dei rifiuti. Non si abituano, invece, i residenti di via Romana, a cui verranno imposti da lunedì altri lavori, cantieri e chiusure sempre per colpa di Publiacqua e dei suoi allacci idrici, nonché della negligenza degli operai che nell’estate 2024 non furono in grado nemmeno di completare 200 metri di strada per il rifacimento, secondo quanto afferma un commerciante della via ai microfoni del Corriere Fiorentino. E mentre in Giunta continuano le tensioni per nomine e parallele esclusioni soprattutto da parte degli ex sindaci Barnini e Biffoni (che, menzionati anche su Corriere Fiorentino e Repubblica Firenze, hanno attaccato anche la nomina di Mia Diop senza “stranamente” ricevere accuse di razzismo), qualche lotta i lavoratori riescono a vincerla, sia pure provvisoriamente: sono stati ritirati, beninteso fino a febbraio, i licenziamenti alla Manifattura del Casentino, si apprende da queste stesse ultime testate, ed è stato reintegrato un autista di Autolinee Toscane che aveva criticato la sua azienda in un’intervista a una televisione locale, fa sapere La Nazione Firenze. Tempi duri per la cosiddetta “democrazia”, una mera parola sotto la giunta Funaro, ma si dimostra che, come sempre, la lotta paga. (JCM)

 

In copertina: Copyright Fotocronache Germogli