Al netto del gran parlare che l’amministrazione comunale fa dell’insicurezza come mera “percezione” (anche fosse, ci se ne dovrebbe comunque chiedere il perché), alla fine la pressione della cittadinanza ha portato all’installazione di 51 dispositivi di sorveglianza in tutti i quartieri della città: all’Isolotto, dove si è rafforzata la vigilanza anche all’interno dell’Esselunga di via Canova, al Campo di Marte, nel centro storico e nei pressi di Santa Maria Novella. È quanto si apprende da La Nazione Firenze, sulla quale leggiamo anche dell’ennesima sconfitta della lotta degli operai della GKN, raggiunti da un’ingiunzione di sgombero (riportata anche su La Repubblica Firenze) della reception, della tensostruttura e della palazzina nord, dichiarate inagibili da un sopralluogo dei commissari giudiziali il 4 giugno, e dal crollo improvviso delle prenotazioni turistiche dagli Stati Uniti per le preoccupazioni circa il conflitto con l’Iran, che si accompagna al rincaro dei prezzi del carburante: la benzina verde in autostrada è arrivata a 2,38€ al litro e la media dei prezzi al self-service ammonta a più di 1,70€. La panoramica regionale offerta dal Tirreno non si discosta di molto: l’export è croce e delizia della Toscana, da sempre suo punto di forza ma tallone d’Achille di fronte alle tensioni geopolitiche che in questo periodo abbondano. Sul fronte del lavoro, è ufficialmente partito lo sciopero dei taxi, decisi allo scontro frontale con gli NCC accusando il Comune di mancati controlli sull’abusivismo, laddove questi ultimi lo esortano invece a controllare gli illeciti e gli abusi da parte dei tassisti. Opposizione anche dall’Archivio storico di Palazzo Vecchio al trasferimento al Social Hub di viale Belfiore, peraltro bloccato dall’elefantiaca burocrazia comunale. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli