Il presidente della Commissione Controllo del Comune di Firenze: “Non sono contrario alle trasformazioni urbane, purché ci sia una mediazione politica che faccia risaltare l’interesse civico. Diventa una speculazione solo quando non si tiene conto degli interessi di chi vive la città e vi esercita i suoi diritti”.
“Le inchieste della vicinissima Prato e di Milano (ne abbiamo trattato dettagliatamente quest’oggi, ndr) pongono un evidente problema politico, al di là di quelli che saranno, nei giusti tempi, gli sviluppi giudiziari. È sotto indagine un modo di gestire la cosa pubblica, da noi più volte criticato. Chi influisce sulle decisioni delle giunte? Chi comanda veramente nelle nostre città? Perché ci sono così tanti progetti di ‘trasformazione urbana’, anche controversi, che piombano quasi dal nulla e i cittadini ne hanno solo ritorni negativi? Sarà interessante vedere se dall’inchiesta milanese emergeranno finanziamenti elettorali al candidato vincente Sala da parte di coloro che, presumibilmente, da quanto si legge nelle carte, hanno poi ricevuto vantaggi. Sono in corso anche a Firenze delle trasformazioni che impattano sullo skyline – penso all’ex teatro comunale –, sulla fruibilità dello spazio pubblico, sulla qualità della vita – penso all’ennesimo studentato sorto in via Mannelli che ha peggiorato la vita ai residenti –, o sui prezzi. Non sono contrario alle trasformazioni urbane, purché ci sia una mediazione politica che faccia risaltare l’interesse civico. Diventa una speculazione solo quando non si tiene conto degli interessi di chi vive la città e vi esercita i suoi diritti”.
Così il consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt, Paolo Bambagioni, presidente della Commissione Controllo.