Mille rivoli di mobilitazioni in tutta Firenze: contro lo sfruttamento nei B&B, lo spaccio e gli accorpamenti. Sempre più allarmati anche i commercianti. La Firenze sui giornali di sabato 1 novembre

GERMOGLI PH: 29 MARZO 2025 CAMPI BISENZIO VIA DELLE CORTI PRESIDIO E MANIFESTAZIONE DEI COMITATI PER L'ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2023 NELLA FOTO

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Una giornata di proteste, manifestazioni e campanelli d’allarme vigorosamente suonati, quella di ieri nella nostra città: storico è stato, in particolare, il primo sciopero in Italia dei dipendenti dei B&B che, pur se partecipato solo da dieci persone su 3.000 addetti in tutto il Paese, ha comunque fatto luce sulle tragiche situazioni dei lavoratori in questo settore: «ritmi folli», «lavori extra», pranzo alla guida, niente ferie né liquidazione, impossibilità addirittura di comprarsi le scarpe. Queste testimonianze, riportate da Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e La Nazione Firenze, evidenziano il lato oscuro ma reale della cosiddetta “libertà di fare impresa” nel settore degli affitti brevi, che si vorrebbe, da più parti, quasi “più virtuoso” di quello alberghiero. Peraltro, si apprende dall’ultima delle testate sopracitate, i costi dei primi rischiano di lievitare sensibilmente, con l’aumento della cedolare secca che potrebbe portare a un 5% di tasse in più («su di 150 al mese» secondo il bizzarro italiano del giornale). In cinquanta hanno invece preso parte al presidio in via Palazzuolo contro lo spaccio di crack, dove peraltro è stato fermato un ubriaco che aveva aggredito un residente appena all’inizio della manifestazione. Coperto, l’evento, da Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e Il Tirreno Firenze, l’episodio è stato menzionato soltanto dal secondo. Analogamente, si vogliono far sloggiare i decisamente troppi dehors dal centro, che hanno reso impossibile percorrerlo a piedi: la partita, però, è ancora aperta, fa sapere il Corriere Fiorentino, che se n’è occupato assieme a La Nazione Firenze. Più timorosi i commercianti di Ponte al Pino, che chiedono contromisure immediate a partire dalla pedonalizzazione a fasce orarie di via Pacinotti per garantire il funzionamento delle attività locali anche coi cantieri della tranvia (La Repubblica Firenze, La Nazione Firenze), la quale invece dovrebbe forse essere ultimata a Bagno a Ripoli per dicembre, secondo quanto afferma il sindaco Tagliaferri citato sul quotidiano di Agnese Pini. Lo stesso Comune, inoltre, si appresta ad aprire un tavolo di crisi coi lavoratori di Panorama che rischiano la disoccupazione per la chiusura del punto vendita dei Gigli l’ultimo dell’anno, informa il Corriere Fiorentino. Da Campi un’altra lotta fa scuola ed è quella, riportata da La Nazione Firenze, di Figline e Incisa contro gli aumenti della TARIC mascherati da “raccolta porta a porta”, con la Lega che insiste per il ritorno al sistema dei cassonetti. In piazza, da noi, scenderanno lunedì anche gli studenti e i docenti del Michelangelo contro l’ipotesi di accorpamento deciso dalla Regione quattro giorni fa: ne hanno parlato La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze e Il Tirreno Firenze, menzionando i timori non solo per l’autonomia dello storico istituto, ma anche per la qualità dell’insegnamento che risulterebbe abbassata da un eventuale fusione con altri, oltre che per le questioni finanziarie che inevitabilmente sorgerebbero. Da qui la minaccia di denuncia della Regione per danno erariale. Lo stesso giorno, ma in mattinata, si ritroveranno gli alluvionati di Campi, Montemurlo e Prato sotto la prefettura per chiedere una proroga dei contributi, attualmente in scadenza al 7 novembre (La Repubblica Firenze). Sul fronte turismo, Palazzo Vecchio ha infine deciso, dal 15 novembre, una sospensione settimanale, prorogabile fino a 30 giorni in caso di recidività, del diritto d’ingresso in città per i bus turistici sorpresi a sostare fuori dagli spazi previsti. Verrà inoltre abolita la fermata in viale Ariosto, segnando così una vittoria delle proteste dei residenti, secondo quanto si apprende da Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze e Il Tirreno Firenze. È dunque questa la città che ha lasciato, improvvisamente e nel cordoglio nostro, di tutte queste testate e delle istituzioni cittadine, Lorenzo Bosi, il quale ancora due settimane fa era capolista di È ora! ─ Tomasi Presidente e un malore ha strappato ai suoi cari, alla sua vita e ai suoi impegni professionali. Lo ricorderemo portando avanti queste battaglie che furono anche sue. (JCM)

 

In copertina: Copyright Fotocronache Germogli