Minori stranieri in Toscana, tra centri d’accoglienza inadeguati ed escalation dei reati

GERMOGLI PH: 30 MAGGIO 2015 BABYGANG GANG RAGAZZI RAGAZZINI SPACCIO ADOLESCENTI ADOLESCENZA CAPPELLINO MODA DROGA DROGHE FUMO

È un “grido di dolore” e di allarme, quello lanciato dalla procuratrice capo del Tribunale dei minori di Firenze, Roberta Pieri, come riportato ieri dal Fatto Quotidiano. Secondo la procuratrice, il sistema di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati in Toscana non solo è inadeguato, ma alimenta indirettamente l’insicurezza pubblica.

I numeri, osserva la procuratrice, parlano chiaro: nel distretto toscano, nel 2024, i reati violenti sono aumentati del 16%. Rapine, aggressioni, violenze sessuali, stalking – e in molti casi i protagonisti sono minori stranieri senza famiglia, spesso con traumi psicologici e dipendenze da stupefacenti: “in questo periodo”, sottolinea la procuratrice, “è cambiata la società, è cambiata la famiglia e c’è stato il Covid che ha modificato le relazioni sociali. Ma anche i reati sono aumentati, buona parte dei quali viene commessa da minori stranieri non accompagnati. Ragazzi che non hanno famiglia, non hanno riferimenti e presentano problematiche psicologiche legate al loro vissuto”. In questo sistema, “i minori stranieri non accompagnati sono completamente abbandonati a se stessi e sostanzialmente riversano tutto questo carico di sofferenza, di inadeguatezza nel rispetto delle regole del vivere civile, sulle forze dell’ordine e sulla procura minorile che si trova una montagna di comunicazioni notizie di reato”.

Le comunità che dovrebbero accoglierli? “Offrono solo vitto e alloggio”, denuncia Pieri, aggiungendo che nei centri d’accoglienza della Toscana “manca un’assistenza psicologica, così come quella tossicologica”. La conseguenza è un’escalation criminale dove i minori, spesso manipolati da adulti, diventano manovalanza criminale per reati pensati da altri. Ma c’è di più: la stessa procura minorile è al collasso. “Siamo un procuratore, io, e tre sostituti. Basta, nessun altro.” Quattro magistrati per tutta la Toscana, zero rinforzi, mentre si parla di prevenzione ma si taglia sul personale. Il messaggio di Pieri è che “investire nelle procure minorili, negli immobili come nel personale amministrativo e nei magistrati, vuol dire investire nella sicurezza pubblica”.

Un richiamo alla realtà scomodo, che fa vacillare il mito di un’accoglienza efficace, e mette a nudo l’altra faccia dell’emergenza migranti: quella che cresce tra le pieghe dell’indifferenza istituzionale.

Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune, in una nota, ha chiesto alla Commissione Politiche Sociali di invitare la Procuratrice in audizione:  “Con un’interrogazione e un impegno sistematico proveremo a fornire qualche prima risposta a una domanda: a chi conviene questo sistema di sfruttamento, che espone le persone alle politiche securitarie, mentre raramente discute di chi gestisce i sistemi di illegalità”.

 

Foto: Copyright Fotocronache Germogli