Multiutility: comandano i Comuni soci o i manager? Bambagioni inchioda il PD: “Evita discussione in Consiglio”

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“Sbagliato non discutere in Consiglio del piano industriale. I sindaci fuori di Firenze che dicono?”

 

“L’assessore Bettarini è arrivato a sostenere che il piano industriale sia approvato direttamente in Cda senza che la proprietà lo approvi: aberrazione!”

 

Grazie alle minoranze il tema multiutility non viene insabbiato. “Ancora una volta la Giunta Funaro ha evitato, sbagliando, una discussione utile a tutti sulla multiutility, cioè sulla società chiamata a gestire i servizi pubblici essenziali per la collettività”. A dirlo, il giorno dopo il Consiglio comunale, è Paolo Bambagioni, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt e Presidente della Commissione Controllo del Comune di Firenze. “Il piano industriale, l’unico documento a mettere nero su bianco gli investimenti, dovrebbe essere reso pubblico e dovrebbe animare una discussione in Consiglio Comunale”, sottolinea il presidente della Controllo.

“È inaccettabile che il Comune di Firenze tagli di netto ogni spazio alla discussione su un tema che riguarda le bollette che tutti noi paghiamo e i servizi pubblici, di cui tutti constatiamo il peggioramento qualitativo. Si evita accuratamente la discussione – incalza Bambagioni – perché la situazione di Alia è complessa a causa dell’indebitamento accumulato, che si aggrava, in assenza della quotazione in borsa su cui Nardella era favorevole, per il costante ricorso al finanziamento bancario”.

“Come sempre, si ha l’impressione netta – conclude Bambagioni – che ormai comandino i manager della società più che la proprietà (il Comune di Firenze e i comuni soci). L’assessore Giovanni Bettarini è arrivato a sostenere che il piano industriale sia approvato direttamente in Consiglio di Amministrazione senza l’approvazione della proprietà: è un’aberrazione. Deve decidere la proprietà, non i manager, se l’acqua deve rimanere pubblica o meno, o dove reperire le risorse”.