“Nessuno deve vivere sotto il ricatto della violenza”: il grido di Michele, ragazzo disabile aggredito da due “maranza” a San Jacopino

disabile (1)

Condividi sui social

San Jacopino, l’aggressione di due giovani nordafricani ai danni di un cittadino disabile: così si diventa prede nella propria città

 

Ieri pomeriggio alle 18 in via Toselli, proprio davanti a un negozio già preso di mira poche settimane fa da una rapina, un ragazzo disabile in carrozzina è stato brutalmente aggredito da due minori, descritti come “maranza”, mentre transitava sotto il ponteggio di un edificio di Via Toselli.

I due hanno atteso il momento giusto, lo hanno raggiunto, strappandogli con violenza la catena d’oro dal collo. Le telecamere di sorveglianza del negozio hanno ripreso tutta la scena, durata pochissimi secondi, prima che i responsabili si dileguassero nel nulla.

La testimonianza della vittima, Michele, è un pugno nello stomaco, ma anche un grido civile che non può essere ignorato:

“Da cinque anni la mia vita scorre su una carrozzina. Ho imparato a guardare il mondo da un’altezza diversa, a misurare i passi che non faccio più, a riconoscere la fragilità che ci abita. Oggi, in pieno giorno, sono stato vittima di una rapina. Mi hanno colpito non solo nel corpo, ma nella dignità. Mi sono sentito indifeso, esposto, come se la mia condizione fosse un bersaglio facile da sfruttare. In quell’istante il tempo si è fermato: il cuore che batte troppo veloce, il fiato che si spezza, lo sguardo che cerca invano un riparo. Non era solo la perdita di un oggetto, era la violenza che ti entra dentro, che ti fa sentire nudo davanti all’arroganza degli altri. Eppure, anche così, non voglio tacere. Ho denunciato, perché il silenzio alimenta l’impunità. La paura non diventerà la mia compagna. Non posso più camminare, ma la mia voce arriva lontano: oggi grido che nessuno deve essere ridotto al silenzio, nessuno deve vivere sotto il ricatto della violenza.”

Il Comitato Cittadini Attivi San Jacopino, da anni impegnato nel denunciare il crescente degrado della zona, ha diffuso sui social un comunicato durissimo:

Siamo in balia di delinquenti che stanno minacciando questo rione. Agiscono indisturbati, purtroppo c’è immobilismo da parte delle istituzioni, che non capiscono la gravità della situazione e l’esasperazione dei cittadini e commercianti. Cosa aspettate, il morto? La sicurezza è un nostro diritto averla. Dovete fare di tutto care istituzioni per garantircela, ci state prendendoci tutti in giro!

Il Comitato ha anche annunciato un presidio di protesta davanti alla Prefettura di Firenze, previsto per lunedì 8 settembre, chiedendo giustizia, sicurezza e il rispetto dei diritti dei cittadini onesti:In un Paese che si dice civile, non è accettabile che chi è già fragile venga lasciato solo, alla mercé di chi sfrutta la sua condizione per rubare, ferire, umiliare.