Niente candidato ufficiale, niente grandi opere e Pergola bocciata: il calvario del PD in una Firenze dove, tra sensi di marcia e hub caotici, non ci capiscono più nulla nemmeno i turisti. La Firenze sui giornali di mercoledì 30 luglio

GERMOGLI PH: 09 AGOSTO 2019 EMPOLI CAOS ALLA STAZIONE DOPO LA CANCELLAZIONE DEI TRENI IN DIREZIONE FIRENZE PER INCIDENTE ACCADUTO A MONTELUPO © TOMMASO GASPERINI / FOTOCRONACHE GERMOGLI

Un PD sempre più arrancante, in difficoltà e tra l’incudine e il martello, quello che continua a gestire Firenze in un contesto in rapido deterioramento sia di vivibilità che di economia. L’asservimento politico, economico e ideologico agli Stati Uniti, di cui è ultimo frutto la decisione di non far pagare la TARI agli studenti americani (non a caso tutti concordi in sede di commissioni Ambiente e Università, tranne la Lega…che era assente al voto, e Fratelli d’Italia che ha formulato la coraggiosa proposta citata dal Corriere Fiorentino), non salva tuttavia la città dalla scure dei dazi: una simulazione dell’Agenzia per lo Sviluppo del Mezzogiorno ha fatto emergere, per tutta la Toscana, il rischio di perdita di un miliardo di euro in PIL, 1 miliardo e 200 milioni di export e 17.000 posti di lavoro; nel concreto fiorentino, ciò si ripercuoterebbe in particolar modo sul settore trainante della moda e degli accessori, come ha testimoniato la titolare dell’azienda di bigiotteria Monna Luna, intervistata da La Nazione Firenze e preoccupata dai deprezzamenti del dollaro e dello yuan e dai crescenti investimenti in oro che ne conseguono. Ma non è questo l’unico settore in crisi: dalla stessa testata apprendiamo, o meglio, usciamo confermati nella consapevolezza che Firenze è ormai città di «panini in strada e boutiques deserte», coi gioiellieri del Ponte Vecchio in crisi che ammettono difficoltà non patite nemmeno ai tempi del Covid con le aperture a singhiozzo. Caos invece totale sul fronte della logistica turistica: il nuovo hub è un dedalo in cui chi si muove senza guide fatica a raggiungere il centro storico, essendo lasciato di fatto in balia di sé stesso e dei rischi della frenesia fiorentina senza indicazioni di alcun tipo. Se il presente è dunque cupo, il futuro è però decisamente nero: un rapporto ISTAT, menzionato da La Repubblica Firenze, giunge alla conclusione che entro il 2050 il 40% delle famiglie toscane sarà composto da una sola persona, gli over 70 sfioreranno il milione e gli over 80 aumenteranno del 47%, laddove già oggi il capoluogo regionale è la città con più ultracentenari in Italia. In questo futuro di solitudine, anzianità e fragilità, la decadenza generale porterà i toscani a calare del 17% nel 2080. Ad oggi, comunque, ci tocca già fare i conti con l’aumento delle violenze (solo nel 2024 ben 3.000 attivazioni del codice rosa, è il dato rivelato dal Corriere Fiorentino), con La Nazione Firenze che riporta dell’attivazione di un «nuovo protocollo presso le procure» di pari passo con la rinnovata aggressione dell’ex fidanzato tunisino della 17enne a cui non si era attivato il braccialetto elettronico. Il ragazzo, tuttavia, verrà rimpatriato tramite il CPR di Torino, o almeno è quello che è stato ufficialmente deciso; il carcere di Sollicciano, nel frattempo, continua a far dannare l’amministrazione comunale, con l’allagamento della sezione di salute mentale e il conseguente caos tra i detenuti, trasferiti peraltro «con una lentezza allarmante», nelle parole del garante Giancarlo Parissi citate da Repubblica Firenze. E mentre tra Palazzo Vecchio e il Quartiere 2 si discute animatamente sull’eventuale inversione del senso di marcia in via Mannelli (Corriere Fiorentino), mancano i soldi per l’aumento di capitale a Firenze Fiera e tutto viene dunque rinviato per l’irritazione del governatore Giani (Corriere Fiorentino), già in fibrillazione per l’assemblea di domani del M5S in cui si deciderà l’adesione o meno del MoVimento al campo largo (La Repubblica Firenze e Corriere Fiorentino); non si farà nemmeno il parcheggio sotterraneo sul Lungarno Serristori per il «rischio alluvioni e aumento di traffico» che ha fatto propendere il TAR per la bocciatura, come si apprende da Repubblica Firenze. Ma, oltre alla protesta del paesino di Corella che rischia di rimanere isolato a causa del parco eolico di Villore (Corriere Fiorentino), la grana più grande il PD la trova nell’ennesima conferma del declassamento della Pergola a teatro di interesse cittadino, per la qual cosa Funaro ha annunciato un altro ricorso al TAR e i sindacati temono soprattutto per i lavoratori a contratto a tempo determinato. Ne hanno parlato Repubblica Firenze, La Nazione Firenze, Corriere Fiorentino, Il Tirreno e addirittura la Gazzetta di Parma. Similmente, il PD pratese cerca di “socializzare” le responsabilità e le perdite d’immagine per quanto riguarda il caso Bugetti, in una funebre assemblea al circolo ARCI di Galciana, lo stesso dove, ricorda il Corriere Fiorentino, furono girate diverse scene di Berlinguer, ti voglio bene, tra cui la memorabile scena del dibattito sulla questione femminile. Ciò che resta di quell’epoca, tanto diversa e sicuramente migliore, è però la coraggiosa presa di posizione, affidata a quest’ultima testata, di David Guetta sul genocidio di Gaza e di distanze dalla comunità ebraica fiorentina, ancora troppo colpevolmente timida sul tema. (JCM)

 

In copertina: Copyright Fotocronache Germogli