In copertina: Sesto Fiorentino dopo l’alluvione causata dal torrente Rimaggio, volontari al lavoro (Copyright Fotocronache Germogli, 16 marzo 2025)
Lettura e commento dei giornali di oggi
Mentre continuano a susseguirsi le testimonianze degli alluvionati (tra le 80 case sommerse dal fango a San Piero a Sieve, i residenti raggiunti dal Tirreno di Firenze hanno detto che «l’alluvione ci ha stravolto la vita»), i 500 milioni stanziati da Intesa SanPaolo per gli alluvionati (La Nazione) e la dichiarazione d’emergenza regionale in attesa di quella nazionale (ne parla La Repubblica Firenze), da Sesto Fiorentino arriva un’importante e interessante petizione da parte dei cittadini nella quale si sollecita il Comune a stombare i fossi per evitare altri disastri: la notizia è stata rilanciata dal Tirreno di Firenze. Dal Corriere Fiorentino apprendiamo, invece, che ci sarebbero piani di prevenzione di alluvioni e frane dal 1966, ma non sono mai stati finanzati. Altri residenti hanno iniziato una protesta, questa volta al Quartiere 5, in questo caso contro l’ubicazione di una centrale Enel al Sodo, menzionando il fatto che si tratta di un centro abitato; il Tirreno fiorentino ha coperto anche la relativa conferenza stampa. E a proposito di centrali Enel, il processo per la strage di dicembre a Calenzano vede nove indagati per errori e sottovalutazioni a detta della procura «ingiustificabili», mentre il sindaco esigono la chiusura totale e definitiva dell’impianto e la procura ha scritto al governo per favorire una revisione dei criteri di classificazione dei rischi. Le vicende sono state diffusamente riportate dal Corriere Fiorentino e da Repubblica Firenze. Intanto, secondo La Nazione Firenze, sarebbero già stati pagati 480.000 euro in rimborsi a famiglie e ditte, con Eni che si sta muovendo verso la chiusura dei contenziosi. Una vittoria più nitida è stata conseguita nel caso del libraio delle Cure, a cui la famigerata multa da 5.000 euro, nonostante sembrasse “impossibile”, alla fine è stata annullata con annessa restituzione dei libri confiscati. Prosegue invece la lotta contro il divieto delle keybox, o meglio, contro l’impossibilità del check-in online, ragion per cui due proprietari di BnB hanno impugnato la delibera al TAR. Le notizie sono della sezione fiorentina de La Nazione. Dal Corriere Fiorentino, che cita la mobilitazione degli studenti del Marco Polo contro i cantieri, i rumori e i furti che contrassegnano il ritardo nella fine dei lavori all’istituto (che sarebbero dovuti finire col 2024), apprendiamo infatti che le due maxi operazioni per case di lusso sono, manco a dirlo, escluse dallo stop alle locazioni turistiche. Nella fattispecie, si parla di quelli che un tempo erano il teatro comunale e la cassa di risparmio, esclusi perché «i lavori erano iniziati prima». Per il resto, la norma si colloca in un contesto di corsa contro il tempo: il Comune vuole adottarla prima che il TAR si pronunci sui ricorsi. C’è tempo fino al 9 maggio. (JCM)