Il nuovo sportello legale per padri separati o in fase di separazione possibile grazie ad ADUC
Lo sportello nasce da una constatazione dolorosa ma reale: in sede giudiziaria come in società, i padri separati sono spesso considerati genitori di “serie B”. Si trovano a lottare non solo per mantenere un rapporto stabile e sereno con i propri figli, ma anche per affermare i propri diritti fondamentali in situazioni troppo spesso viziate da pregiudizi e squilibri.
Lo sportello di Aduc si propone di informare, da un punto di vista legale, gratuitamente sia in fase stragiudiziale che fase giudiziale su:
- Affidamento e collocamento dei figli;
- Diritto di visita e frequentazione;
- Mantenimento e gestione delle spese;
- Mediazione familiare;
- Tutela da forme di violenza psicologica e manipolazione emotiva;
- Strategie difensive contro accuse infondate e strumentali.
Le vicende dei colloqui – comunque riservati – serviranno anche per promuovere proposte normative per riequilibrare l’attuale sbilanciamento: qualora, per esempio, la donna denunci l’uomo e venga attivato il Codice Rosa o Rosso, ma venga poi accertata giudizialmente l’assenza di reati a carico dell’uomo… condotta che è bene non resti senza conseguenze sull’affidamento genitoriale e penale. Interventi per ristabilire equilibri e responsabilità: il diritto alla bigenitorialità deve essere garantito, evitando che gli strumenti a tutela delle donne vittime di violenza, pur se spesso insufficienti, siano utilizzati strumentalmente.
Lo sportello “Papà ha voce” potrà essere utilizzato via web tramite il servizio di consulenza online di Aduc (https://www.aduc.it/info/consulenza.php) o in presenza, ogni martedì e mercoledì a partire da settembre prossimo, dalle 15 alle 18 a Firenze, previo appuntamento (https://www.aduc.it/info/prenotati.php o tel.055290606).
Il servizio sarà curato dalle avvocatesse Sara Astorino e Smeralda Cappetti, impegnate da anni in Aduc su diritto di famiglia e diritti genitoriali.
In copertina: copyright Fotocronache Germogli