Cartelli per i clienti e spazi destinati ai bisogni: un micro-villaggio della prostituzione sotto gli occhi di tutti. Scavullo: “Vogliamo risposte dal Quartiere 5. Com’è possibile che nessuno veda?”
Un vero e proprio villaggio della prostituzione. È ciò che si vede nell’agghiacciante video diffuso sui social da Simone Scavullo, del comitato Cittadini per Firenze, che documenta una situazione di degrado estremo nei giardini di Viale Guidoni, a poche decine di metri dal reparto della Polizia Municipale.
Tra vecchi cancelli arrugginiti compaiono cartelli improvvisati: “Prima si paga, poi si consuma”. Una scenografia che, fino a ieri, sembrava confinata ai film più sordidi e che oggi i residenti si ritrovano davanti alla porta di casa. Nel video si vedono tende montate su un tappeto di preservativi usati, cartacce e rifiuti sanitari, accanto a una tavola di legno fissata su pancali marciti e una sedia destinata ai “clienti”. Persino un piccolo contenitore usato come latrina.
Secondo quanto documentato da Scavullo, sarebbe presente anche un accampamento abusivo più stabile, con tende, sedie, tavoli di fortuna e perfino un cestino usato per stendere la biancheria. Circa venti persone vivrebbero nell’area in modo continuativo, utilizzando anche bombole di gas da cucina, materiale potenzialmente pericoloso in un contesto già degradato.
Il quadro è completato da un tappeto di preservativi e siringhe, che solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza sanitaria e sull’inedia istituzionale. “Com’è possibile che la Polizia Municipale non abbia mai visto niente? – chiede Scavullo – E cosa ha da dire il presidente del Quartiere 5?”.
Una denuncia che scuote Firenze e che riporta al centro del dibattito la domanda semplice e inquietante che i fiorentini, di ogni quartiere, sono costretti da anni a chiedersi: come possono simili insediamenti abusivi prosperare nell’indifferenza totale, proprio davanti agli occhi delle istituzioni?


