Firenze Democratica denuncia un bilancio “senza un euro in più” per i quartieri, e accusa la giunta di aver disatteso gli impegni presi coi fiorentini
Le consigliere di Firenze Democratica Cecilia Del Re e Serena Berti denunciano la distanza tra gli annunci della giunta e la realtà del bilancio 2026, definendo “l’ennesimo annuncio privo di riscontri” la promessa di risorse aggiuntive per i quartieri, mai concretizzatasi nel documento finanziario in approvazione.
“Ieri, al consiglio di quartiere 2, si è svolta l’audizione dell’assessore Bettarini sul tema del bilancio di previsione 2026. Il nostro gruppo, seguito da altri gruppi tra quelli presenti alla seduta, ha chiesto notizie circa ‘il budget’ in più promesso dalla Sindaca ai Quartieri e oggetto della mozione sottoscritta e approvata dai gruppi di maggioranza dei 5 quartieri”, spiegano le consigliere, ricordando che dopo la mozione unitaria e il mega consiglio al Mandela Forum erano stati annunciati aumenti di risorse, poi mai arrivati. Secondo Del Re e Berti, l’assessore Bettarini avrebbe confermato l’assenza di fondi aggiuntivi, limitandosi a citare il passaggio al global service per il verde, scelta che “allontana ancora di più comune e quartieri dalla gestione della manutenzione”.
Le esponenti di Firenze Democratica ricordano come proprio dal Quartiere 2 fosse partita la richiesta di un cambio di passo sul decentramento, insieme all’osservazione – approvata anche dalla maggioranza – per inserire nel DUP il servizio di urgenza ed emergenza sociale (SEUS), di cui “nella nota di aggiornamento al DUP non si fa nessuna menzione”, mentre “l’assessore ha dichiarato di non avere conoscenza dell’osservazione approvata dal q2”. Anche sul fronte della partecipazione, le consigliere rilevano un quadro sconfortante: la richiesta dei gruppi di minoranza del Quartiere 1 di far passare il regolamento dehors dal consiglio di quartiere “è stata totalmente ignorata”, così come “molte domande puntuali” sui futuri investimenti non hanno ricevuto risposta.
“Diventa così difficile dare dignità a questi spazi che sarebbero luoghi di democrazia e rappresentanza”, affermano Del Re e Berti, che mettono in dubbio il senso di mantenere deleghe fondamentali come bilancio e decentramento in capo alla Sindaca, la quale “tutto ha mostrato fuorché un interesse concreto e reale a ciò che la sua stessa maggioranza chiedeva”. Le consigliere ricordano infine che neppure i criteri direttivi per i quartieri, che da regolamento il consiglio comunale avrebbe dovuto votare entro sei mesi dall’insediamento, sono mai stati presentati né approvati.
Foto: Copyright Fotocronache Germogli

