La proposta dell’Associazione RiBella Firenze arriva in Commissione Affari Costituzionali:
“È tempo di coinvolgere davvero i cittadini”
Si è tenuta oggi, presso il Salone dei Duecento, la seduta della Commissione Affari Costituzionali del Comune di Firenze, presieduta dal consigliere Lorenzo Masi del Movimento 5 Stelle. Al centro del dibattito, la petizione presentata dall’Associazione RiBella Firenze, rappresentata dalla presidente Francesca Marrazza, per l’introduzione nello statuto comunale di nuovi strumenti di democrazia diretta.
La proposta, sostenuta da quasi 300 firme, chiede che Firenze si doti di referendum propositivi e abrogativi vincolanti e senza quorum, andando così oltre il solo referendum consultivo già previsto dall’articolo 8 dello statuto. Un’idea, secondo Marrazza, che nasce dalla necessità di contrastare la crescente disaffezione dei cittadini verso la politica, offrendo strumenti concreti per farli tornare protagonisti.
“In una democrazia vera, i cittadini devono avere il potere di intervenire – ha dichiarato Marrazza – altrimenti non si parla di governo partecipato, ma di demonarchia”. A rafforzare la proposta è l’esempio del Comune di Livorno, anch’esso amministrato dal Partito Democratico, dove questi strumenti sono già operativi.
Durante la discussione, il consigliere Sabatini ha fatto l’esempio delle recenti decisioni sull’estensione delle zone a sosta controllata (ZSC), tema molto contestato, sostenendo che, se sottoposto a referendum, sarebbe stato probabilmente bocciato dai cittadini.
Dal canto suo, il vicepresidente del consiglio comunale, Milani (PD), ha espresso dubbi sulla proposta, pur senza opporvisi apertamente, dichiarando che chi ottiene un mandato elettorale deve avere la possibilità di governare senza il costante freno di minoranze organizzate. Una visione che non convince Marrazza e i promotori della petizione, che vedono nella democrazia diretta un completamento – e non un ostacolo – al mandato elettorale: “Non è detto che chi vota un partito ne sposi al 100% l’intero programma” chiosa Marrazza “Ci sono molti provvedimenti che vengono deliberati solo dopo le elezioni e che non appartengono al programma di governo, e i cittadini hanno tutto il diritto di dire la loro su questi temi, anche dopo le elezioni”.
Ora la proposta attende il passaggio decisivo in Consiglio Comunale. “Conoscendo l’attuale amministrazione, nutriamo poche speranze – conclude Riccardo Galimberti, attivista di RiBella – ma crediamo fermamente che il cambiamento debba partire dal basso”.