Per essere Halloween è sicuramente una giornata di terrore e raccapriccio, quella di oggi. Non solo per il maltempo, che nell’appropinquarsi del macabro anniversario del 4 novembre 1966 ha già causato parecchi danni in tutta la Toscana mentre si dà la colpa al colore sbagliato dell’allerta (La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino) e, a Palazzo Vecchio, è dovuta servire una conferenza internazionale sugli eventi atmosferici per lanciare un inquieto appello a una «pianificazione» (La Nazione Firenze); ma anche perché le politiche della giunta Funaro scontentano anche quelli che dovrebbero esserne i maggiori beneficiari: i ristoratori di Santa Maria Novella protestano contro le nuove normative che prevedono lo smantellamento delle pedane dei dehors e la rimozione di tavolini e sedie anche in Santo Spirito per la notte; gli addetti delle pulizie nei B&B sciopereranno per la prima volta in Italia a causa del mancato rinnovo dei contratti e di violazioni di quello nazionale; a Campo di Marte gli ambulanti non vogliono essere trasferiti in Piazza Berlinguer per i cantieri del Franchi. Tutte queste notizie, riportate la prima anche da Repubblica Firenze e le altre in esclusiva da La Nazione Firenze, si accompagnano all’analogo malcontento espresso dai residenti del Quartiere 1 e segnatamente di via Palazzuolo (stasera si terrà un presidio dopo l’ennesimo episodio che ha visto, ieri mattina, quattro spacciatori magrebini si sono dati a una rissa furibonda tentando addirittura, uno, di far azzannare i rivali dal proprio pitbull): per ora pare essere stato deciso soltanto un generico «potenziamento dei controlli nella strada», a quanto si apprende da Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e La Nazione Firenze. Ma in Piazza Tasso i cittadini alzano la voce, in 100, anche contro il proliferare di «affitti brevi e cubi neri in centro storico», narra il secondo: in particolare si segnala l’arrivo di questi ultimi anche a Bellosguardo, all’ex Cinema Eolo (in procinto di trasformarsi in un albergo), a Costa Scarpuccia, Costa San Giorgio, San Paolino e all’ex San Giovanni di Dio. Hanno dunque chiesto al presidente del Q1 di bloccare questi progetti di speculazione edilizia e di istituire, oltre a ciò, la famigerata ZTL attiva h24. Si aggiungerà sicuramente anche lo scontento dei residenti del Campo di Marte, dal momento che Ponte al Pino resterà chiusa per tre mesi, da giugno a settembre, e saranno 21 gli alberi abbattuti per rifare semplicemente il ponte: i lavori, informano sempre Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e Nazione Firenze, inizieranno a gennaio. Funaro intanto festeggia per l’accettazione del ricorso del Comune contro il declassamento della Pergola, coperto dalle stesse tre testate con l’aggiunta del Tirreno Firenze: la decisione verrà presa a marzo. Nulla da celebrare, invece, per i 45 dipendenti di Panorama che dal 31 dicembre resteranno senza lavoro per la chiusura dello storico supermercato nei Gigli, informa La Repubblica Firenze: chissà se Christine Lagarde ha pensato anche a loro e il TFR spetterà loro in euro digitali. Il Consiglio regionale, per finire, rischia di rimanere bloccato, nonostante l’avvenuta investitura ufficiale di Giani per il suo secondo mandato, dal ricorso di Antonella Bundu: ne hanno parlato Corriere Fiorentino, La Repubblica Firenze e Il Tirreno. Tomasi invece, affermano il primo e il terzo, dovrà decidere entro il 13 novembre se intende restare sindaco di Pistoia o andare in Regione, come i suoi colleghi di altri 4 comuni (Sesto Fiorentino, Calci, Pontremoli e Montignoso) per l’incompatibilità dei ruoli. Rimane però, in realtà, solo lui: gli altri faranno il “salto della quaglia”. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli

 
															 
 
 

 
 
 
 
