Tanto spavento, ma è finita bene per una 18enne che, mercoledì della scorsa settimana, è stata rapinata dell’auto da un delinquente.
Questi ha aizzato un dobermann contro di lei a Brozzi, rione nell’estremo Ovest fiorentino.
Ora il presunto rapinatore è dietro le sbarre e la Pandina gialla è stata ritrovata a Monticelli, rione a Sud-Ovest della città, grazie all’appello sui social della madre.
Una giovanissima era stata rapinata mercoledì sera nel parcheggio di una palestra a Brozzi: la diciottenne stava per uscire di macchina dopo aver posteggiato nel parcheggio di una palestra, verso le 21. In quel momento è apparso il criminale che prima l’ha tirata fuori con forza e poi ha minacciato di utilizzare il cane da combattimento come arma se non le avesse dato subito la macchina. Poi è montato in macchina ed è sgommato in retromarcia rischiando di investirla.
Un quarantenne, identificato come il presunto rapinatore, è finito in carcere per altri due casi analoghi a Livorno, come riportato in un servizio de Il Tirreno, che ha approfondito i legami tra i tre casi, ma della Pandina gialla della ragazza ancora non c’era traccia. Così la madre aveva fatto appello sui social.
Un’abitante del rione l’ha notata in via di San Vito: un po’ perché era stata parcheggiata male; ma questo non sarebbe bastato poiché non è una novità in questa in una strada al confine tra campagna e città che, da quando sono state edificati nuovi palazzi aumentando la pressione sul posteggio e da quando è attivo Cerbero sui tetti delle auto della Municipale (che qui raramente passano) soffre di un grave problema di sosta selvaggia. Ad essere determinante era l’essersi ricordata di quell’appello.
Così ha contattato l’autrice del post:
«Ho letto il post con targa e descrizione dell’auto e ho fatto attenzione se la vedevo. Poi ho avvisato la proprietaria che si è attivata per recupero e aggiornamento carabinieri e mi ha detto che nel frattempo il delinquente era già stato riconosciuto e fermato – racconta la fiorentina che preferisce rimanere anonima nel suo gesto altruista – È un esempio di un uso corretto dei social che mette in moto le persone e fa rete».
Ma accanto all’auto, un particolare inquietante, che poteva preannuciare ben peggiori intenzioni del complice del ladro che ha parcheggiato l’auto lì: «C’era accanto una tanica di benzina».
In copertina: via di San Vito nel punto dove è stata ritrovata.