Tra affitti brevi e trasformazioni urbanistiche, Sabatini parla di un Comune «duro con i deboli e arrendevole con i forti»
Nel rifiorire della polemica sul cosiddetto “cubo nero” dopo l’ampio spazio dedicatogli dalla trasmissione Far West del 28 Novembre, la voce più tagliente arriva ancora una volta dal consigliere della Lista Schmidt Massimo Sabatini, che accusa la giunta fiorentina di incarnare «una Giunta bifronte, feroce con i piccoli e prona agli interessi dei grandi».
Sabatini denuncia «un vero e proprio doppio standard, inaccettabile per una pubblica amministrazione che dovrebbe essere terza e soprattutto in grado di bilanciare gli interessi»: da un lato, sostiene, l’esecutivo cittadino conduce «lotta senza quartiere agli affitti brevi», mentre dall’altro sarebbe rimasto «totalmente assente per cinque anni sulla trasformazione, decisamente impattante, dell’ex teatro comunale – finita anche sulle tv nazionali».
Sabatini definisce «stucchevole» il rimpallo di responsabilità tra Comune e Soprintendenza, ricordando che «è quest’ultima che giustamente striglia tutti richiamando precisi riferimenti di legge». Al centro delle contestazioni resta la natura dell’autorizzazione che permette l’attività alberghiera all’interno del cosiddetto cubo nero: «Quale titolo autorizza l’attività alberghiera nel cubo nero? Quale attività è legittimamente esercitabile negli immobili di Savills senza aver chiarito tutti i dubbi sul rispetto delle condizioni previste dall’autorizzazione paesaggistica?» domanda il consigliere, che accusa Palazzo Vecchio di «trincerarsi dietro il mutismo sulla vicenda, salvo balbettare qualcosa e assicurare “approfondimenti”, che semmai avrebbero dovuto essere svolti nei cinque anni precedenti». E poi l’affondo finale: «Cosa intende fare la giunta Funaro per potenziare la vigilanza sulle trasformazioni visto che la città sembra essere come una nave in grande tempesta senza nocchiero?» conclude Sabatini, rimarcando il «pesante cono d’ombra» su un caso che è destinato a restare ancora per molto tempo al centro del dibattito politico cittadino.
