Dopo la notizia in anteprima su “La Firenze Che Vorrei”, il consigliere Dmitrij Palagi interviene sul caso dello spazio inutilizzato sotto la stazione: “Se c’è, va reso accessibile sempre. La politica non resti a guardare”
Dopo l’anteprima pubblicata ieri da La Firenze Che Vorrei, che ha acceso i riflettori sull’esistenza di una sala d’attesa poco segnalata e deserta nel sottopassaggio della stazione di Santa Maria Novella, arriva oggi la presa di posizione politica di Dmitrij Palagi, consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune.
Nel mirino del consigliere d’opposizione, le spiegazioni fornite da Trenitalia – riportate da la Repubblica – secondo cui lo spazio sarebbe effettivamente presente, ma attivato solo “in caso di criticità”, come ritardi o altri disservi, non reggono: “Quali criticità? Un ritardo di quanto? E con quale personale, se gli imprevisti non sono prevedibili?”, si chiede il consigliere, che denuncia l’assurdità di tenere un’area attrezzata e sorvegliata chiusa o comunque sconosciuta alla stragrande maggioranza dell’utenza.
La sala in questione, documentata ieri con foto e testimonianze dal nostro giornale, si trova alla fine della Galleria Commerciale della stazione, ed è accessibile solo da un percorso poco visibile e privo di segnaletica. Nonostante la presenza di personale Trenitalia, lo spazio risulta completamente vuoto, senza passeggeri, servizi o indicazioni.
“Se si ricava uno spazio, deve essere messo a disposizione”, incalza Palagi, che ricorda come il diritto alla mobilità sia un bene pubblico e debba essere garantito dalle istituzioni. “Ci risulta – aggiunge – che venga anche finanziato con risorse pubbliche, quindi non ci convince la situazione”.
Il consigliere ha annunciato la presentazione di una risoluzione e attende risposta a un’interrogazione già depositata in Consiglio comunale.