Sanità e consumi in dismissione, la «figura del padrone» non se n’è mai andata. E se Campo di Marte diventa piazza di spaccio… La Firenze sui giornali di lunedì 24 novembre

GERMOGLI PH: 20 OTTOBRE 2017 SCANDICCI I LUOGHI ATTIGUI ALLA TRAMVIA DOVE SI CONSUMA SPACCIO DI DROGA SIRINGHE NELLA FOTO FABIANA PULICI CONSIGLIERA 5 STELLE

Condividi sui social

Mancano esattamente un mese e una settimana al licenziamento dei 45 lavoratori di PAM – Panorama ai Gigli, che chiuderà il suo storico punto vendita togliendo così la possibilità ai clienti di far la spesa nel centro commerciale. Il presidio di oggi all’ingresso e organizzato dall’USB, contemporaneamente all’incontro tra sindacati, azienda e istituzioni locali alla sede dell’ARTI in via Mercadante, contribuisce a mantenere alta l’attenzione sul tema; nelle dichiarazioni del segretario generale della FILCAMS CGIL Firenze, riportate dalla sezione nostrana della Nazione, si evoca lo spettro di un «approccio imprenditoriale di stampo ottocentesco dove emerge la figura del padrone», approccio che in realtà non è mai venuto meno ma è sempre stato unicamente celato da lemmi moderni, preferibilmente in lingua inglese. Protestano però anche i residenti del Campo di Marte, denunciando in un esposto, ripreso anch’esso da La Nazione Firenze, una vera e propria piazza di spaccio e consumo di droga tra viale Righi e piazza Fardella, che interessa anche la scuola media “Dino Compagni” e origina da un appartamento nel primo. Il giro di vite promosso dal Comune riguarda tuttavia, almeno per il momento, soltanto il fronte turismo: La Repubblica Firenze informa che è allo studio, da parte degli assessori Vicini e Giorgio e non senza contraddizioni all’interno del loro stesso partito, una nuova stretta su mongolfiere e NCC. Frattanto, dalla stessa apprendiamo che nonostante l’ultimo concorso i problemi di carenza organico nella sanità persistono, coi «troppi trasferimenti» non compensati dai «pochi arrivi» e il rabbercio dei «professionisti “a gettone”» che vorrebbero essere un tentativo di mettere una toppa su uno squarcio enorme. Problemi equamente ripartiti anche tra autisti e pedoni: i primi per i cantieri tra via di Ripoli e Careggi per il rifacimento dello svincolo A11 e i secondi perché obbligati, a Novoli, a giri-pesca estenuanti, spesso e volentieri con le valigie e a rischiare molteplici investimenti per strada, a causa dell’assenza di un percorso pedonale razionale che la rimozione del semaforo all’imbocco dell’autostrada non ha nemmeno ispirato. Ne ha parlato, in entrambi i casi, La Nazione Firenze. (JCM)

 

In copertina: Copyright Fotocronache Germogli