Scontro sulla data del voto in Toscana, Lista Schmidt: “Giani emblema di un sistema vecchio e autoreferenziale”

© Fotocronache Germogli, specificare data

Sale la tensione in Toscana, dopo che il presidente uscente Eugenio Giani ha annunciato l’intenzione di fissare le elezioni regionali per il 12 ottobre, dopo una logorante sequenza di tentennamenti e manovre sulla data del voto, che il probabile candidato del centrodestra alla Regione Alessandro Tomasi ha definito «stucchevole» e «disgustosa».

Una decisione che ha immediatamente scatenato le critiche dell’opposizione, in particolare della Lista civica Eike Schmidt, che accusa Giani di voler piegare le regole democratiche agli interessi di partito: “Ancora una volta l’attuale partito di maggioranza tenta di piegare i tempi e i modi della democrazia al suo piccolo interesse di fazione”, scrivono in una nota Eike Schmidt, Paolo Bambagioni e Massimo Sabatini.

Il comunicato è un duro j’accuse  contro l’attuale gestione del potere in Regione: “In Toscana c’è la necessità di cambiare ora. Non solo di cambiare le facce, ma soprattutto i metodi e i modi”, affermano i consiglieri, aggiungendo che“c’è bisogno di mandare in archivio un modo di gestire la cosa pubblica di cui Giani è l’emblema negativo: un modo vecchio e autoreferenziale, nel quale l’interesse dei cittadini passa in secondo piano rispetto a quello del partito, di un partito.”

Per la Lista Schmidt la questione va oltre il confronto politico: “In Toscana c’è bisogno di cambiare perché c’è un problema morale prima ancora che politico. E l’avvertimento finale è netto: “Si sta scoperchiando il vaso di Pandora e certi sotterfugi non basteranno a Giani. Noi daremo il nostro contributo al cambiamento”.

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