Le ultime dal Consiglio comunale di lunedì 3 marzo
I lavori vanno a rilento e tiene ancora banco la polemica sul cronoprogramma dei lavori, in corso già da diversi mesi, allo Stadio Franchi. Sollevata nelle settimane scorse dal consigliere Massimo Sabatini, a rilanciarla quest’oggi è stata la Lega con Capogruppo Guglielmo Mossuto. Un po’ seccata, l’assessora Letizia Perini ha assicurato che “c’è stata una delibera della sindaca per produrre il nuovo cronoprogramma”. Si tratta del “terzo in pochi mesi”, incalza sempre Sabatini. I lavori termineranno nel 2027, “come detto più volte”: ci tiene a sottolinearlo Perini. L’insofferenza da parte della maggioranza cresce. Qualche accenno, timido, da parte dell’assessore Giovanni Bettarini alla questione delle quote di Toscana Energia cedute a Italgas. Bettarini ha parlato di un “atto di accordo che genera l’opzione di acquisto”, sottoscritto a fine 2022. Grande discussione, seppur con pochi contenuti, sul piano verde. Non è più “un arredo urbano”, rivendica la maggioranza. Qualche plauso anche dalle opposizioni, che hanno presentato diversi atti per migliorare il provvedimento. Record per Sinistra Progetto Comune che ha presentato 30 emendamenti (solo 5 hanno avuto parere negativo), con cui si chiede di “internalizzare i servizi vivaistici e la gestione del verde, coinvolgere la cittadinanza nelle decisioni, dare più potere ai quartieri, legare il Piano del Verde al Piano Operativo e al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile”. “Finalmente – ha sottolineato Cecilia Del Re di Firenze Democratica – è giunto al termine il Piano del Verde, il cui lavoro ho avviato nel 2019 quando ero assessora all’ambiente e all’urbanistica per dotare la città di uno strumento importante nella lotta ai cambiamenti climatici per un diverso approccio alle infrastrutture verdi e blu, basando su queste lo sviluppo urbanistico della nostra città”. In generale, anche Movimento 5 Stelle e Italia Viva, con dei rilievi, danno semaforo verde al piano; più arroccati sul “no” i Fratelli d’Italia, nonostante Alessandro Draghi sfoggi un vistoso maglione verde. “3 alberi visibili da ogni finestra, il 30% di copertura verde e 300 metri al massimo tra casa e lo spazio verde più vicino”, dettagliano invece dalla maggioranza. Alcuni fanno notare, però, i frequenti abbattimenti. Qualche battibecco, infine, sulla riforma della separazione delle carriere con la Lista Schmidt che prende le difese della riforma dopo le accuse “per partito preso” del PD. (LS)