Sette reati ambientali al giorno: la Toscana sotto assedio delle ecomafie. Firenze maglia nera per illeciti sui rifiuti

GERMOGLI PH: 26 MARZO 2025 PALAZZUOLO SUL SENIO FRANA IL TERRENO A CAUSA DELLE FORTI PIOGGE MALTEMPO RIPORTANDO ALLA LUCE UNA VECCHIA DISCARICA DI RIFIUTI DEGLI ANNI 70 FINENDO NEL RIO ROVIGO
Boom di illeciti nel ciclo del cemento, smaltimento rifiuti e reati contro la fauna. Firenze e Livorno le province più colpite. Legambiente: “Una situazione grave e strutturale”

 

Sette reati ambientali al giorno: uno ogni tre ore. È questo il ritmo inquietante con cui le ecomafie colpiscono la Toscana, regione che si conferma tra le più esposte all’illegalità ambientale in Italia. A certificarlo è il nuovo rapporto “Ecomafia 2025. I numeri e le storie delle illegalità ambientali in Italia” di Legambiente, che fotografa un panorama preoccupante: 2.587 reati penali accertati in un solo anno, l’11,6% in più rispetto al 2023, con un totale di 2.446 persone denunciate, 6 arresti e ben 6.718 illeciti amministrativi.

La Toscana è al sesto posto nazionale per reati ambientali, preceduta solo da regioni storicamente colpite come Campania, Calabria, Puglia, Lazio e Sicilia. Ma il dato più allarmante non è solo numerico: riguarda la diffusione capillare e strutturale delle illegalità, che toccano ormai ogni comparto, dal cemento ai rifiuti, fino ai reati contro la fauna. La Toscana conferma il suo posto nella classifica del disonore, commenta Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana. Una situazione drammatica che richiede un radicale cambio di passo netto nelle politiche di prevenzione e controllo.

Livorno e Firenze: capitali dell’illegalità ambientale

La provincia di Livorno è la maglia nera della Toscana: 529 reati ambientali, 1.038 illeciti amministrativi, 229 reati contro gli animali e un boom nel ciclo del cemento, con 99 reati e 139 persone denunciate. L’isola d’Elba si conferma terreno fertile per abusi edilizi e speculazioni, come denunciato da anni da Legambiente Arcipelago. Segue Firenze, che si distingue per un inquietante primato: è la provincia italiana con il maggior numero di illeciti amministrativi legati al ciclo dei rifiuti (236), seguita a stretto giro da Napoli e Roma. In totale, sono stati registrati 102 reati nel settore, con 587 persone denunciate in tutta la regione.

Cemento e rifiuti: settori chiave sotto scacco

Il ciclo del cemento è il settore più infiltrato dalle attività criminali in Toscana. La regione è quarta a livello nazionale per numero di reati in questo ambito, preceduta solo da Sicilia, Calabria e Lombardia. Siena e Arezzo seguono Livorno per numero di violazioni, con rispettivamente 66 e 52 reati accertati. Il ciclo dei rifiuti, invece, registra 602 reati e 217 sequestri. Un dato che conferma la crescente difficoltà delle amministrazioni locali nel controllare uno dei settori più redditizi per le ecomafie.

Reati contro gli animali: un’emergenza silenziosa

Nel 2024 in Toscana sono stati rilevati 493 reati contro gli animali, con 412 persone denunciate e 125 sequestri. Quasi la metà di questi crimini si concentra nella sola provincia di Livorno. Le forme più comuni includono la pesca di frodo e il traffico illecito di specie protette, fenomeni in costante crescita soprattutto lungo le coste e nelle aree marine protette.

Corruzione, controlli e complicità

A fronte di oltre 104.000 controlli effettuati in regione, l’incidenza delle infrazioni resta altissima: quasi 1 su 10 porta alla scoperta di una violazione. Una proporzione che, secondo Legambiente, evidenzia non solo la pervasività delle illegalità, ma anche il legame pericoloso tra criminalità ambientale e corruzione, soprattutto nel settore degli appalti pubblici e della gestione del territorio.

La necessità di un cambiamento radicale in Toscana

La Toscana non può più permettersi di chiudere gli occhi davanti alla penetrazione delle ecomafie. Occorre rafforzare i controlli, velocizzare le bonifiche, impedire che il malaffare continui a lucrarsi su ambiente e salute pubblica. Con l’estate alle porte, e il rischio incendi e abusi edilizi in crescita, la fotografia tracciata dal dossier di Legambiente è un grido d’allarme che chiama in causa istituzioni, cittadini e forze dell’ordine. Perché la Toscana, terra di paesaggi unici e un patrimonio naturale invidiato da tutto il mondo, non diventi definitivamente ostaggio della criminalità ambientale.

Foto: Copyright Fotocronache Germogli. Discarica abusiva scoperta da una frana a Palazzuolo sul Senio nel marzo 2025