“Il 50% in meno di affari” come conseguenza dello spostamento dei bus alle Cascine in appena un mese. È il riscontro di Stefano Peruzzi – pelletteria di qualità dal 1948 -, che fa i conti con un negozio che è un piccolo outlet per il Made in Italy e con oltre 30 dipendenti da pagare. Un danno “enorme” non solo per i pellettieri ma anche per “tutta l’economia di Santa Croce”, dai negozi ai bar, in un momento di per sé complesso per tutto il commercio tradizionale, tra rincari, concorrenza sleale, bollette alle stelle, calo delle presenze turistiche. Una scelta – come spesso accade a Firenze – piovuta dall’alto “senza dialogo”. Per tutelare le proprie attività è pronta un’azione legale contro la Giunta Funaro, che verrà depositata a breve. Ancora una volta per avere ascolto e per poter dire la propria bisogna adire le vie legali. “Ciò che più ci fa arrabbiare – racconta Stefano – è averlo dovuto apprendere a decisione già presa. Non è stato tenuto conto dei nostri investimenti e del nostro giro d’affari”. Desta molti dubbi, inoltre, lo spostamento dei bus turistici alle Cascine, area totalmente non attrezzata e, in questo momento, priva dei collegamenti (la tramvia verso la stazione Santa Maria Novella). Senza indicazioni, i turisti si orientano come possono e il più delle volte si ritrovano sul Lungarno. Una scelta, lo spostamento dei bus alle Cascine, che avrebbe dovuto essere concertata meglio, nel rispetto di un’economia consolidata. In attesa dell’azione legale. E dei suoi eventuali risvolti.
