Prosegue l’offensiva contro il turismo, seppur con frutti totalmente oscurati sia dalla parzialità della stessa, che dai mille altri disagi eguali se non peggiori che i cittadini si trovano ad affrontare: dalle colline in Oltrarno a erogazione idrica limitata ai 18 treni dirottati tra Arezzo e Firenze (entrambe notizie del Corriere Fiorentino) ai tour imposti ai lavoratori agricoli che devono portare la legna in un tratto da un minuto che diventa di un’ora per colpa dei cantieri (La Nazione Firenze). È così che abbiamo l’approvazione della giunta allo stop a caddies e risciò, con l’appoggio esplicito della CNA Firenze Metropolitana (La Repubblica Firenze e Corriere Fiorentino) e le proteste dei diretti interessati che annunciano «una valanga di ricorsi al TAR» (La Nazione Firenze), sebbene ancora manchi l’approvazione del Consiglio comunale, la cui votazione è prevista per il 28; assistiamo al ritorno delle keybox per l’assenza di controlli, privi di continuità dopo i primi giri-spot supervisionati da Funaro: se ne contano già 40 da Porta a Prato a San Lorenzo, precisa La Repubblica Firenze, ma in parallelo arriva anche il «galateo dei musei» (La Nazione Firenze), che ribadisce tuttavia le regole “storiche” in vigore da sempre ma che il turismo cafone promosso da Palazzo Vecchio non si è mai curato di rispettare. Addirittura la sanità a pagamento per i turisti, con cui la Regione ha cercato il “colpo da maestro” per incassare 15 milioni di euro a buon mercato, si è rivelata un fallimento colossale, sia perché mancano i primi (l’incasso al momento ammonta infatti a poche centinaia di migliaia di euro, informa La Repubblica Firenze), ma anche perché c’è una carenza di personale preposto direttamente a livello regionale: secondo le stime del Nursind, citato dal Corriere Fiorentino, rispetto ai 18.000 in servizio si registrerebbe un buco di 6.000 infermieri. Restando in tema regione, Giani incassa l’appoggio dei sindacati per la sua ricandidatura (Corriere Fiorentino), ma Fratelli d’Italia si lancia in un attacco frontale definendolo «non il governatore giusto» per bocca del consigliere e vicecoordinatore Diego Petrucci (Il Tirreno) ed esortando al «pragmatismo» nelle parole del candidato in pectore Alessandro Tomasi (La Nazione Siena). Si è chiuso, infine, il processo per lo smaltimento nei fanghi del tunnel TAV, che ha visto tutti assolti tranne un imputato: Oliviero Bencini, ex responsabile amministrativo della Ecogest SpA che nel 2009-2010 riversò appunto 66.000 tonnellate di fanghi in un campo a Rappuoli, nel Mugello. È comunque stata fatta chiudere la ditta Veca Sud di Lazzaro Ventrone, prosciolto dall’accusa di trasporto di fanghi senza previa trattazione, a quanto riporta il Corriere Fiorentino che ha divulgato la notizia assieme a Tirreno Firenze, Nazione Firenze e Repubblica Firenze. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli