Taglio netto: 500 alberi sani e decennali da sacrificare per la T3, Firenze si dovrà accontentare di piantine in miniatura

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Il sacrificio verde è enorme, mentre la giunta minimizza parlando di compensazioni e piante “a crescita rapida” che neanche in decenni sostituiranno i giganti persi

 

Come riporta oggi La Nazione, Firenze si prepara a un altro grande sacrificio verde sull’altare della mobilità. Quasi 500 alberi verranno abbattuti lungo i 7,2 km della futura tramvia Libertà–Bagno a Ripoli. In cambio? Circa 1.300 nuove piantine. Perché i nuovi alberi, va detto, sono giovani, piccoli, fragili. Serviranno decenni prima che offrano l’ombra, l’ossigeno e la bellezza dei maestosi alberi sacrificati oggi.

Il saldo numerico, dunque, appare positivo (ma bisognerà vedere quanti di quelli piantati sopravviveranno alla prima calura estiva). Ma quello ambientale e paesaggistico? Su questo la giunta sembra glissare.

Il massacro verde segue una logica chirurgica. Si colpisce qua e là, sotto il mantello della “compensazione”.

Viale Matteotti: giù 33 alberi per fare posto a fermate e incroci. Arriveranno 36 piantine. Saranno Platanor Vallis Clausa, “caratterizzati da rapidissima crescita”.

Viale Gramsci e piazzale Donatello: 17 alberi abbattuti, 17 piantine rimesse.

Piazza Beccaria: il saldo è positivo (6 abbattimenti, 37 nuovi esemplari), ma la vera notizia – e lo sottolinea La Nazione – è che la magnolia storica di via Gioberti è salva.

Anche le zone più pregiate, come Lungarno del Tempio e Lungarno Colombo, finiscono nel mirino delle motoseghe. 12 alberi eliminati nel primo, 20 nel secondo. Saranno sostituiti da altrettanti alberelli.   

Particolarmente contestato è stato l’intervento a Bellariva, dove l’abbattimento primaverile di 20 tigli sani e altissimi ha scatenato proteste a non finire. Si parla di sostituirli con 30 nuove arbusti. 

Due dei fronti più caldi, racconta La Nazione, sono viale Giannotti (17 abbattimenti, sostituiti da 26 nuove piante) e soprattutto viale Europa, dove il Comune ha dato il via libera all’abbattimento di ben 27 alberi, inclusi 16 pini storici. Si parla di “filari compensativi” con oltre 240 nuovi alberelli.

La giunta rassicura che tutto è sotto controllo, che le nuove piantumazioni saranno un’occasione per rinnovare il patrimonio arboreo cittadino e che ci sarà un “netto positivo” di nuove alberature in città.

Jacopo Cellai (coordinatore di FdI a Firenze) parla invece di “sacrificio imponente per i fiorentini residenti in queste strade e per la loro identità, tenendo conto del tempo necessario per la crescita dei nuovi alberi che saranno piantati” e di cittadini messi di fronte al fatto compiuto, con pochissimo preavviso. E lancia un appello – l’ennesimo – al sindaco: “Valutate modifiche al tracciato per evitare questi abbattimenti devastanti”.

Il Comune si consola con numeri rassicuranti. Ma nel frattempo, in questa estate rovente, ogni giorno Firenze perde pezzi di sé, sotto il rumore delle ruspe e delle motoseghe.