TARI alle stelle e cassonetti nuovi ma inutilizzabili, Cellai (FdI) racconta la Firenze che paga senza servizi

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In Via Palazzuolo, cinque cassonetti interrati nuovi di zecca sono costati 130.000 € e giacciono chiusi da oltre un anno. Stessa situazione in Via Orti Oricellari. Cellai denuncia lo spreco e rilancia l’allarme sulle bollette tra le più alte d’Italia

 

L’ennesimo caso di cattiva gestione dei rifiuti emerge in via Palazzuolo, a due passi dalla stazione di Santa Maria Novella: cinque cassonetti interrati di nuova generazione installati a maggio del 2024 non sono mai entrati in funzione. Lo evidenzia Jacopo Cellai, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, che in un sopralluogo documentato da un video denuncia: «Sono fermi da un anno e mezzo. E sono costati 130.000 euro».

La testimonianza di una residente e titolare di un’attività commerciale sulla strada spiega che “pare che il camion per la raccolta dei rifiuti non riesca a manovrare in via Palazzuolo”, motivo per cui apparentemente i cassonetti non possono essere svuotati e sono quindi sigillati. Una situazione analoga, riferisce, si verifica in via Orti Oricellari, dove le postazioni sono chiuse e inutilizzate da oltre due anni.

A Firenze, il costo della Tari nel 2025 ha raggiunto i 129 milioni di euro, con un incremento di 10 milioni rispetto a due anni fa. Secondo Cellai, «certamente il problema non saranno solo questi cassonetti, però intanto qualcuno dovrebbe rispondere di un errore del genere. Che cosa si spendono a fare i soldi, togliendo tra l’altro posti auto in una strada che non ne ha molti come Via Palazzuolo?»:

Nel suo intervento, il consigliere si sofferma anche sul nodo da decenni irrisolto degli impianti di smaltimento dei rifiuti in Toscana. Molte famiglie e imprese fiorentine denunciano difficoltà crescenti: “sono strozzate dalle bollette TARI più alte d’Italia”, sottolinea Cellai nel video, e lancia una stoccata a Eugenio Giani: “Oggi il presidente uscente della Regione Toscana, in un’intervista, dice senza se e senza ma che il suo obiettivo principale è quello di non fare alcun tipo di termovalorizzatore in Toscana. Beh, ricordiamoci: cinque anni fa prometteva i “carri armati” per farne addirittura due in altre parti della Toscana. Se non facciamo interventi sugli impianti di trattamento finale dei rifiuti, noi continueremo a far pagare sempre di più la Tari alle famiglie e alle aziende che sono già strozzate.”

L’intervento si conclude con un forte appello alla responsabilità politica e amministrativa: “La Toscana merita serietà”.