Taxi Solidale: Laura, 82 anni, scrive al giornale: “Grazie ai volontari, ma dove sono le istituzioni?”

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Una cittadina fiorentina racconta la sua esperienza durante l’inaugurazione del Taxi Solidale e denuncia l’assenza delle autorità locali

 

Da una nostra lettrice riceviamo e pubblichiamo:

Buongiorno cari redattori,
mi chiamo Laura, ho 82 anni, e ieri mattina ero presente alla presentazione – o inaugurazione, come preferite chiamarla – del Taxi Solidale, quella macchina gialla che il Comitato dei Cittadini per Firenze ha messo a disposizione per aiutare i più deboli.
Io ho avuto necessità del Comitato in passato e mi hanno aiutato moltissimo: accompagnamenti, supporto per commissioni e persino a buttare la spazzatura durante il periodo più difficile del Covid. Oggi sono andata lì non solo per salutare e ringraziare chi mi ha assistito, ma anche per vedere da vicino questo nuovo progetto.
Sono stata con loro circa un’oretta, abbiamo preso un bel caffè offerto dal Comitato, e mi sono sentita davvero accolta e considerata. Tuttavia, devo confessare che sono rimasta molto delusa: il Presidente del Comitato mi ha spiegato che erano stati invitati tutti i Presidenti di quartiere (1, 2, 3, 4 e 5), il Presidente e il Vicepresidente della Regione Toscana e tutti i consiglieri regionali, ma nessuno di loro era presente.
Da 82 anni mi domando perché. Perché queste istituzioni, che dovrebbero essere vicine ai cittadini, non si presentano quando ci sono iniziative benefiche e progetti che fanno bene al cuore delle persone anziane come me? Questa assenza mi ha veramente rattristato.
In una città come Firenze, dove si danno le chiavi della città a chi riempie gli stadi, a chi fa spettacoli o concerti, eppure non si trova il tempo di andare a salutare e sostenere persone che fanno veramente del bene, credo che qualcosa non funzioni.
Come ho già detto anche ai presenti stamattina, da 82 anni mi sento un po’ tradita da queste persone che, ahimè, purtroppo ho anche votato. Mi sento tradita perché mi rendo conto davvero di come noi anziani siamo emarginati e di come a nessuna istituzione importi veramente come stiamo. Purtroppo mi rendo conto anche che questo è dovuto a chi ha promosso il progetto, e non al progetto in sé.
Spero che qualcosa possa cambiare nei nostri cuori e nelle nostre istituzioni.
Grazie mille di avermi ascoltato.
Con affetto,
Laura