Il sindaco di Pistoia è intervenuto alla Festa della Fiom a Firenze, ricevendo anche apprezzamenti da un pubblico non proprio facile per un candidato di Centrodestra. È piaciuto soprattutto il suo impegno sul fronte emergenza casa.
Apprezzamenti dai consiglieri Schmidt, Bambagioni e Sabatini: “Suo approccio civico e dialogante è ciò che serve a una Toscana lacerata”
Piano, con calma, ma con decisione: Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e candidato in pectore del Centrodestra, va avanti nel suo lavoro di ascolto. In ogni territorio e con tutti, anche con chi sembra più lontano, come nel caso della Fiom. Un approccio che genera subito apprezzamenti.
“Ascoltare tutti, dialogare con tutti per avere una fotografia chiara del territorio e dei bisogni dei cittadini, poi fare sintesi e, soprattutto, decidere e saper incidere – affermano, a margine della partecipazione di Tomasi, i consiglieri Eike Schmidt, Paolo Bambagioni, Massimo Sabatini -. È ciò che l’attuale partito di potere non fa più da tempo, perché è sempre più rinchiuso nelle segrete stanze, lontano dalla realtà, si irrita anche alle minime critiche e alle osservazioni ragionate”.
“Il sindaco di Pistoia, invece, dimostra di non avere paura del confronto, perché un buon amministratore – rimarcano – lavora con tutti e per tutti, a prescindere dalle posizioni o dal voto. Anche in questo Tomasi rappresenta la discontinuità di cui c’è bisogno in Toscana: lavorare per il bene comune, non per l’interesse di pochissimi. È più che mai necessario oggi”.
“La Toscana è in sofferenza, è una regione lacerata – riflettono Schmidt, Bambagioni e Sabatini -: perde abitanti, perde posti di lavoro, non attrae aziende, è in ritardo sui cantieri infrastrutturali, manca completamente una visione organica. Serve un approccio non da uomo di palazzo ma da buon amministratore di territorio: Tomasi, ancora una volta, si dimostra la scelta giusta”.
In copertina: copyright Fotocronache Germogli