Il quadro delineato in ambito giudiziario, cui fa da emblematica cornice il nuovo filone d’inchiesta apertosi anche a Torino con la Rear e a Bologna sempre nel campo dell’edilizia abitativa, tratteggia un’immagine che avvicina sempre di più la Toscana alle realtà più disagiate e inquinate dalla criminalità organizzata. «Elba come il Mezzogiorno» è infatti l’allarme lanciato sul Corriere Fiorentino a conclusione dell’inchiesta che vede la nostra regione quarta in Italia per reati legati al «ciclo del cemento», tra abusi edilizi, illeciti negli appalti, estrazioni abusive. 1.107 i reati nel 2024, altri 1.200 denunciati: sono cifre del rapporto Ecomafie di Legambiente, che avverte dell’esodo di elbani che da questo contesto deriva. Sullo stesso foglio leggiamo anche dei tredici arresti anche per la «banda dei Rolex» in Versilia, 22 italiani che colpivano principalmente a Forte dei Marmi con un sistema ben congegnato che le ha permesso di racimolare ben 374.000 euro tra il Forte, Milano e Torino. Non sempre, però, la legge riesce a farsi valere come dovrebbe: a Firenze, infatti, eludendo la debole normativa sullo stop alle costruzioni turistiche nell’area UNESCO, nascerà un albergo di lusso nell’ex Borsa Merci tra Ponte Vecchio e il Porcellino, solo perché, a quanto emerge sulla sezione locale di Repubblica, i suoi lavori di costruzione erano partiti già nel 2019. Senza controlli dilaga anche la gincana di soste abusive di bus turistici, mentre riguardo a quelli di linea i fiorentini sono esasperati per via delle fermate sempre occupate proprio dai torpedoni irregolari, come a corredo apprendiamo da La Nazione Firenze. Su quest’ultima però si parla anche della «doppia tagliola del Comune», che annuncia «controlli in tutta la città» (con quali mezzi e forze non è dato sapere) e il «sì al regolamento anti-caddy»: è stato infatti annunciato un «click day» onde accaparrarsi il nulla osta per i permessi, ma il tanto famigerato blocco potrebbe slittare a ottobre, ci dice il Corriere Fiorentino. Via anche alle corsie preferenziali per i mezzi pubblici a causa dei lavori della tranvia in viale Giannotti (Il Tirreno Firenze), in un evidente attacco alla mobilità collettiva. E se il settore della moda, per ovviare alla sua crisi, punta a licenziare dipendenti e ridurre manodopera dietro il paravento dell’«intelligenza artificiale» (aspetto non notato, ingenuamente o forse no, da La Nazione Firenze e i suoi 29.000 lettori), la lotta condotta con intelligenza reale dai lavoratori dell’ASL ha portato all’approvazione di un importante protocollo che, tra le altre cose, sancisce pari salari e pari diritti tra i lavoratori sanitari e il ricorso al lavoro somministrato solo per esigenze temporanee o eccezionali, e di cui dà conto il Corriere Fiorentino. Difficile dire se tale esempio verrà replicato dai dipendenti della Regione, in fibrillazione per l’attacco inaspettato che giunge loro dalla Corte dei Conti per quanto riguarda l’indennità che percepiscono coloro, tra essi, che lavorano «a supporto degli organi politici» (La Repubblica Firenze). Lanciano un appello anche Misericordia e Unicoop per gli aiuti umanitari diretti a Gaza fermi a Cipro (La Repubblica Firenze e Corriere Fiorentino), mentre arrivano critiche anziché comprensione dalla comunità ebraica pisana all’Università di Pisa per la sua interruzione dei rapporti con due università israeliane (Corriere Fiorentino). La lotta è però un esempio che dovrebbe seguire anche e soprattutto quei giovani impelagatisi nella selva oscura della ludopatia, e che porterebbe linfa vitale alle tante cause e mobilitazioni che si stanno dispiegando dalle nostre parti: il 54% dei ragazzi tra i 15 e 19 anni gioca d’azzardo online rispetto al 42,9%, cifra già esorbitante, del 2019. 8 miliardi la cifra di soldi complessivamente spesi, un quantitativo paurosamente in crescita a livello nazionale: è quanto ci spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice dell’Istituto di Fisiologica Clinica del CNR, sul Corriere Fiorentino. Un aspetto che dovrebbe rientrare nei primi punti di ogni candidato alle prossime Regionali; per ora si scaldano i motori soltanto in tema di competizioni, con Tomasi che spinge per la creazione di una lista civica, pur osteggiato da Forza Italia (La Repubblica Firenze e La Nazione Firenze) e un agguerrito Lorenzo Falchi che, per come citato da La Nazione Firenze, vuole «un governo regionale fortemente discontinuo, innovativo, di sinistra, radicale». (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli