Firenze ha un volume di export verso gli Usa pari a 5,7 miliardi nel 2024 secondo le elaborazioni di Confartigianato, ma crescono le quote in altri mercati.
Preoccupazione da parte degli esportatori e cautela da parte dei possibili acquirenti. “In questo momento regna l’incertezza, non si sa quali saranno i prezzi, i dazi un giorno ci sono e l’altro sono sospesi”. Lo ha detto, nel corso di un’intervista per l’approfondimento settimanale di Rai 1 “Tv7”, Jacopo Ferretti, segretario generale di Confartigianato Imprese Firenze, facendo il punto sulle ricadute della guerra commerciale su pmi e imprese vocate all’export. Il capoluogo toscano è, infatti, al secondo posto in Italia, come provincia, per esportazioni verso gli Usa, secondo un report di Confartigianato, avendo raggiunto nel 2024 un volume pari a 5,7 miliardi. “Le imprese fiorentine – ha ricordato Ferretti –, per lo più micro e piccole imprese di qualità, si ritrovano dall’oggi al domani coinvolte in una guerra economica che non hanno voluto, dopo anni già complessi e dopo anche investimenti fatti nell’ammodernamento e nel digitale”. Ma non sono impreparate, anzi. “Già dal post-covid tutte le pmi hanno iniziato ad esplorare nuovi mercati e a diversificare. Le esportazioni delle pmi crescono regolarmente in paesi come Emirati Arabi, Turchia, Nord Africa, America Latina. È lì che dobbiamo andare, è lì che vogliamo portare le imprese fiorentine”, ha ricordato Ferretti.