A una settimana dalla scadenza del termine, l’ex candidato di centrodestra Alessandro Tomasi ha infine sciolto le sue riserve e deciso per l’opposizione in Regione. Pistoia andrà quindi al voto l’anno prossimo, nel frattempo sarà la vicesindachessa Anna Maria Celesti a guidarne la giunta. È il verdetto che emerge da La Nazione, Corriere Fiorentino, La Repubblica Firenze e Il Tirreno, con la prima che traccia un quadro anche delle «fibrillazioni in corso» nelle coalizioni ad Arezzo, Viareggio e Prato, che andranno anch’esse al voto nel 2026. Il secondo e il terzo hanno invece riportato sinteticamente l’incontro di Giani con Schlein e Conte a Roma, dal quale non è risultato lo scioglimento, in particolare, dei nodi sanità e assessore pentastellato. Un nuovo insediamento è pure quello, nella nostra città, della nuova procuratrice Rosa Volpe, arrivata da Salerno e subito allarmata dacché asserisce di non aver «mai visto organici così scoperti», con 52 amministrativi mancanti su 157: le sue dichiarazioni in merito, riportate in grossi titoli da Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e Il Tirreno Firenze, mancano “curiosamente” su La Nazione Firenze, la quale ha invece messo in evidenza le sue parole sul «lavoro di squadra», limitandosi a sintetizzare nell’occhiello che «mancano cancellieri fondamentali per il lavoro dei PM». La giustizia vedrà tra l’altro presto un ricorso dei Comuni contro gli accorpamenti delle scuole, fa sapere Il Tirreno Pisa, ma per salvare il “Gonnelli” di Gambassi e uno per tutelare il comprensivo di Capraia e Limite. Da La Nazione Empoli giunge invece notizia di una lettera scritta dal sindaco della città, Paolo Pomponi, alla sua collega Sara Funaro esortandola a una «posizione chiara e neutra» in merito. Posizione che invece arriva per quanto riguarda i lavori all’ex caserma Pierotti, il cui abbattimento inizierà l’anno prossimo e si concluderà nel 2030, con l’assessore Biti a mettere le mani avanti assicurando che «non sarà uno spazio blindato», secondo dichiarazioni menzionate da La Nazione Firenze. Il bando, tuttavia, è ancora in fase di aggiudicazione. Ma se ancora si discute degli accorpamenti delle scuole, ciò che si “scorpora” sono invece le pietre lungo i binari della tranvia in Piazza San Marco, dice il Corriere Fiorentino, a causa del «passaggio dei bus»: un’ulteriore conferma dell’inutilità dell’imposizione di un tracciato tranviario in un’area già ottimamente coperta dal servizio autobus, oltretutto per lasciarne completamente scoperte altre più periferiche. In via Pietrapiana vince la lotta dei comitati dei residenti e l’isola ecologica, con gran dispiacere della sindachessa, resterà dov’è, annuncia il Corriere Fiorentino; vincono anche quelli di via Palazzuolo, che ottengono finalmente quattro varchi ZTL in più a Porta al Prato dall’anno prossimo, riporta La Nazione Firenze. Arriva poi un compromesso sulla questione dehors, con sconti per chi ne metterà di contenuti, con solo sedie e tavolini, e senza tenerli tutto l’anno. L’idea di Palazzo Vecchio è stata divulgata da La Repubblica Firenze. Con la Fiorentina in rosso e nuove segnalazioni del furgone bianco a Coverciano (entrambe notizie de La Nazione Firenze), il corteo della GKN mette da parte sua il verde della bandiera palestinese, con un corteo di centinaia di persone che, quattordicesimo, è partito da piazza Poggi e si è sciolto in centro, come da resoconto di Repubblica Firenze. Il nero, invece, è rappresentato dalla situazione in una scuola elementare di Novoli, dove addirittura è stato organizzato uno sciopero dei bambini contro lo stato di cose in cui un alunno appena arrivato ha destabilizzato l’ambiente scolastico con atteggiamenti estremamente violenti e aggressivi e l’impossibilità, anche per l’opposizione della di lui madre, ad affiancargli un educatore. Se tali sono le nuove generazioni, ma soprattutto i genitori di oggi, c’è non più da stupirsi, bensì da temere e non poco. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli
