Anticipata dal Corriere Fiorentino, è La Nazione Firenze a darne di fatto l’ufficialità: riprendendo le dichiarazioni del Segretario di Stato Marco Rubio, il consolato statunitense sul Lungarno Vespucci verrà chiuso. Ma Firenze si guadagna un posto sotto i riflettori anche “in attivo”, perché il cardinal Betori, arcivescovo emerito della città tra il 2008 e il 2024, voterà per l’elezione del nuovo pontefice, tra l’altro insieme a un corregionale, il senese Lojudice. È quanto fanno notare La Repubblica Firenze e Corriere Fiorentino. Internamente alla città, però, la situazione rimane disastrosa: entrambi riportano aumenti del 59% per l’affitto di una singola rispetto al 2021, terza in Italia dopo Bologna (+73%) e Padova (+61%). Altra notizia congiuntamente riportata, ma ne parla anche La Nazione Firenze, l’incontro a Palazzo Vecchio tra tassisti e rappresentanti istituzionali ha portato al compromesso dell’installazione di telecamere per monitorare NCC e Uber, mediazione che probabilmente renderà superfluo lo sciopero del 28. Sul numero odierno del quotidiano diretto da Agnese Pini troviamo diversi articoli-inchiesta interessanti: su tutti, lo sviluppo della polemica sui fondi destinati alla campagna elettorale di Sara Funaro, che dopo AVR vede emergere i 20.000€ donati da Aboca, il gruppo che controlla la maggior parte delle farmacie comunali: ovvia la denuncia, da parte delle opposizioni, dell’oggettivo conflitto d’interessi venutosi a configurare, pur nella formale regolarità della transazione. Frattanto, al Comune arrivano richieste di incontri da parte della Filcams per un miglioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti degli appalti sorveglianza agli Uffizi, che non vedono aumenti salariali nonostante i maggiori introiti, soprattutto dopo le festività pasquali appena trascorse. Festività pasquali che hanno contribuito a inasprire ulteriormente la «giungla dei cantieri» della tranvia, con molte persone, intervistate dal quotidiano, che hanno rinunciato esasperate a venire in centro per l’impossibilità di muoversi e trovare parcheggio, quando non a partire prima da casa o mettere il navigatore in macchina per fare la stessa strada, ma con tutti i disagi del caso. È stato dunque ricordato uno dei motivi per cui il referendum cittadino del 2008 vide la maggioranza di contrari alla tranvia, “democraticamente” ignorata dalle amministrazioni PD. Sul Tirreno Firenze leggiamo inoltre che a Campi Bisenzio il capolinea sarà in Piazza Aldo Moro, per la bocciatura della variante data da motivazioni di protezione del verde e del passaggio davanti alle scuole. Lavori anche a Boboli e Firenze Fiera: la prima riavrà il suo anfiteatro, con lavori di restauro da 5 milioni di euro, che sarà pronto l’anno prossimo (La Repubblica Firenze); la seconda vede il suo piano industriale prepararsi a un aumento di capitale sociale da parte della Regione Toscana (La Nazione Firenze). (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli