Un cenone dell’ultimo dell’anno alla portata di tutti. Ciribè va controtendenza: per il 31 dicembre propone un (nuovo) menu alla carta
Stefano De Biase
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Dimenticate subito il classico menu a prezzo fisso, con abbuffata annessa fatta di portate che vanno dall’antipasto fino al dolce e spumante di mezzanotte. E immaginate una cena a libera scelta, dove potere decidere cosa e quanto mangiare. E soprattutto di essere liberi di trascorrere la mezzanotte dove si preferisce: al ristorante stesso, a casa, o ancora in piazza con amici e familiari.
E’ una scelta in controtendenza quella presa per il cenone dell’ultimo dell’anno dalla trattoria Ciribè. Il locale di piazza Mercatale gestito da Antonio Inglese e dalla moglie Michela proporrà ai clienti un menu alla carta, accantonando la classica scelta del menu a portate e prezzo fisso. Una decisione che rende il cenone alla portata di tutti e che consente al cliente di potere scegliere cosa mangiare, contando tra l’altro sul nuovo menu invernale da poco inaugurato.
“Il 2025 è stato un anno ricco di soddisfazioni per il nostro locale – spiega Antonio -. E per questo vogliamo dire grazie a tutti coloro che ci hanno concesso la loro fiducia. La scelta per il cenone dell’ultimo dell’anno va proprio in questa direzione, accontentare ogni cliente, senza obblighi. Nessun menu fisso, nessuna cena stratosferica, nessuna spesa eccessiva. Ognuno può spendere quanto ritiene opportuno e soprattutto ognuno può scegliere come trascorrere la mezzanotte”.
Come detto, ci sarà quindi l’occasione anche di potere scegliere fra le pietanze inserite nel nuovo menu invernale. La filosofia è quella di sempre: pasta fresca prodotta col 100% di tuorlo d’uovo e panificati seguendo le ricette delle nonne. Ingredienti di qualità certificata e di provenienza sicura, con una filiera che rispetta sia l’animale che il prodotto. Materie prime selezionate e ricercate, farine abbinate a prodotti tipici toscani, e l’immancabile stagionalità dei prodotti.
“Anche in questo periodo dell’anno proviamo a dare ai clienti la solita aria di convivialità, familiarità, insomma manteniamo la nostra identità – prosegue Antonio -. Abbiamo già ospitato anche molte cene aziendali, tante altre sono già fissate, e c’è ancora spazio per alcune disponibilità. Segno che la scelta di inaugurare la nuova saletta per gli eventi è stata giusta, perché ha garantito al centro storico un servizio che mancava”.
Infine uno sguardo al prossimo futuro. “Nel 2026 speriamo di fare sempre meglio e di crescere ancora di più – conclude Antonio -. Facciamo un augurio anche alla città, che possa superare il momento delicato, e auspichiamo che vengano organizzati sempre più eventi anche in primavera ed estate così da fare da traino nelle presenze sul territorio”.