Giovani in fuga, infrastrutture al palo, distretti in crisi: l’affondo di Galli (Lega) sul governo regionale
“La Toscana ha bisogno di una svolta”
A pochi mesi dalla fine della legislatura, il clima politico in Toscana si fa rovente. Mentre il presidente Eugenio Giani continua a presentarsi come garante della stabilità, arrivano parole di fuoco dal consigliere regionale della Lega Giovanni Galli, con una nota durissima, smonta punto per punto la narrazione del centrosinistra, bollando gli ultimi cinque anni di governo regionale come anni di vuoto politico e amministrativo.
“In questi cinque anni abbiamo assistito a un governo regionale che non ha mai compiuto scelte nette, che ha sistematicamente evitato di assumersi la responsabilità di delineare un futuro per questa terra,” attacca Galli. E accusa Giani di essersi rifugiato in una comunicazione vuota, incapace di tradursi in azione concreta: “Il Presidente Giani ha preferito il protagonismo comunicativo alla programmazione, la mediazione perenne alla decisione politica, la rincorsa alla visibilità all’esercizio reale del governo.”
Secondo il consigliere leghista, Giani avrebbe abdicato alla funzione primaria di un esecutivo: indicare una rotta, assumersi l’onere delle scelte, imprimere un indirizzo riconoscibile: “La Giunta Rossi aveva una visione, aveva il coraggio di decidere, di affrontare riforme” mentre “con la Giunta Giani, invece, tutto si è ridotto a una narrazione”. I dossier più importanti – come la riforma della Fi-Pi-Li con la creazione di Toscana Strade o l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola – sono stati piano piano messi in secondo piano, secondo il leghista, nel nome di una gestione basata sull’assistenzialismo e sull’emergenza continua.
Ma è nelle conseguenze concrete che, secondo Galli, si misura il vero fallimento della giunta Giani. “La Giunta ha preferito apparire piuttosto che decidere, accontentare piuttosto che pianificare. Ciò ha prodotto un vuoto oggi misurabile in chilometri di infrastrutture mancanti, migliaia di giovani che emigrano, distretti produttivi che arretrano e imprese che chiudono”, incalza il consigliere.
Se la Toscana, come dice Galli, è oggi più povera di infrastrutture, opportunità e prospettive, la colpa è delle scelte – o meglio, delle non-scelte – politiche. Il bilancio definitivo? “La Toscana ha bisogno di una svolta.”
Foto: Copyright Fotocronache Germogli