Nuove ciclabili e un’aiuola spartitraffico penalizzeranno i parcheggi in una zona già in sofferenza. Fratelli d’Italia : “Modifiche mai approvate in Consiglio Comunale”. Aria Nuova per Firenze: “Così si ignorano i bisogni di commercianti e cittadini”. Mossuto: “I residenti vogliono che venga finita l ‘Esselunga: contrari al parco degli spacciatori”
La realizzazione di una nuova pista ciclabile su via Mariti finisce al centro del dibattito. O meglio, ci finiscono le modifiche “non dichiarate” che stanno emergendo durante i lavori. Il progetto, approvato nel 2019, sembrava chiaro e definito: una ciclabile nel tratto tra Ponte di Mezzo e piazza Dalmazia, con parcheggi paralleli. Ma ora, a sorpresa, è comparsa un’aiuola spartitraffico che non figurava nel piano originario.
A denunciarlo sono Matteo Chelli e Angela Sirello, consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, che accusano l’amministrazione di aver proceduto con una modifica progettuale “sottotraccia”, senza il passaggio né in Giunta né in Consiglio. Il cuore della polemica è duplice: da un lato, il metodo con cui si sarebbe proceduto a una modifica sostanziale senza trasparenza amministrativa, per quanto per garantire l’inserimento di alberature; dall’altro, le ricadute dirette sulla vivibilità della zona, già messa a dura prova dal problema dei parcheggi e dal degrado ormai cronico dell’area di Via Mariti a seguito del crollo del cantiere Esselunga.
Nel mirino infatti c’è anche la gestione del cantiere fermo nell’area dell’ex Panificio, dove era previsto anche un parcheggio pubblico. Il blocco del progetto ha di fatto tolto alla zona un parcheggio pubblico. Ora, l’eliminazione degli stalli in via Mariti, soprattutto lato via Pietro Della Valle, rischia di aggravare ulteriormente la situazione. La contestazione non si limita agli stalli persi: anche la viabilità subisce un contraccolpo, con la possibile eliminazione della svolta a sinistra in via Pietro Della Valle per chi proviene da piazza Dalmazia. Una modifica che, se attuata, costringerebbe residenti e lavoratori a lunghi giri per accedere a una manciata di civici.
“Non possiamo assolutamente dimenticare che nella zona dell’ex Panificio la penuria di parcheggi è un problema estremamente rilevante e sentito”, sottolineano Chelli e Sirello. “Chiediamo oggi a gran voce che, quantomeno, la realizzazione dell’aiuola spartitraffico […] venga immediatamente bloccata, almeno fino al completamento dell’intervento dell’ex Panificio.”
I due consiglieri ringraziano il comitato “Aria Nuova per Firenze”, insieme a residenti e commercianti, per aver sollevato pubblicamente la questione. In data 19 Luglio Alberto Martini aveva infatti intervistato alcuni commercianti di Via Mariti che raccontavano di come hanno visto da un giorno all’altro scomparire i parcheggi davanti alle loro attività, cosa che ha penalizzato non soltanto le semplici operazioni di carico e scarico delle merci, ma anche la possibilità di fruizione da parte dei clienti, portando in molti casi a un netto calo delle vendite.
In particolare, i commercianti avevano sottolineato come il progetto della ciclabile fosse strettamente legato al progetto del parcheggio di Esselunga, che avrebbe comunque creato nuovi spazi di sosta per i veicoli e nuovi servizi per chi volesse fare acquisti nella zona. Ma col decadere del progetto, adesso la zona rischia di diventare off-limits per chi voglia parcheggiare e servirsi nelle attività del quartiere.
Anche Guglielmo Mossuto, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, ha intervistato in un video social alcuni residenti della zona, impegnati nella raccolta di oltre 3.000 firme per chiedere che venga completata la realizzazione dell’Esselunga di via Mariti e che si oppongono all’ipotesi di un nuovo parco urbano, definito da molti come potenziale “ritrovo di spacciatori” — un destino purtroppo ormai comune a gran parte del verde pubblico fiorentino.
Dai commenti raccolti nel video emerge una forte preoccupazione per il degrado crescente del quartiere, con racconti di furti, scippi e violenze: “La situazione è peggiorata tantissimo da quando c’è questo problema del cantiere che ormai rimane bloccato. Qui la sera la gente non ci passa” racconta una signora; “Sono stata rapinata in pieno giorno alle ore 2, sono stata picchiata e trascinata, mi hanno rubato borsa e documenti” è la testimonianza di una giovane donna; un signore di mezza età racconta: “Gli spacciatori nascondono la droga nel nostro condominio, il nostro portiere ha anche trovato 3 mazze da baseball che erano state nascoste da questa gente”; un operatore che lavora nella zona denuncia: “è pieno di gentaglia, a qualsiasi ora”.
Ma la maggioranza dei residenti intervistati denuncia soprattutto la mancanza di servizi essenziali nel quartiere, come un supermercato raggiungibile a piedi, soprattutto per la popolazione anziana. Uno dei residenti, opponendosi alla completa conversione a verde, afferma: “Noi vorremmo l’Esselunga, anche se più piccola magari con un piccolo parco”; un altro aggiunge: “Andare lontano… tanti non hanno più la patente”, sottolineando le difficoltà per gli anziani nel raggiungere i servizi. Si contesta anche una narrazione mediatica sbagliata: “Mettere un parco vuol dire accentrare la criminalità. Dire che la popolazione di questo quartiere vuole assolutamente un parco, come è stato detto in tutti i giornali, non è assolutamente vero”.
C’è chi accusa l’amministrazione di mostrarsi solo nei momenti di visibilità: “Il Sindaco viene qui solamente quando c’è gli eventi per farsi vedere”. Mossuto, infine, segnala che le firme raccolte non risulterebbero ancora depositate in Comune e offre la propria disponibilità: “Se me le date anche a me faccio qualcosa”.
Infine, il problema parcheggi. Un residente denuncia: “Mi rendo conto che è difficilissimo parcheggiare per i condomini è diventata una zona tragica. Ora io non abito qui però vivo quotidianamente il disagio che vivono queste persone. È diventata terra di nessuno.”
Nel frattempo, però, la ruspa va avanti. E le risposte, come i parcheggi, continuano a mancare.
Foto: Facebook, 30 giugno 2025