Il Comune invoca pazienza e rispetto delle regole, ma ignora che la macchina è spesso l’unico mezzo possibile
Firenze si prepara a un lunedì nero, con il ritorno in classe di migliaia di studenti, decine di cantieri attivi lungo assi cruciali come Viale Europa, Viale Giannotti, Viale Matteotti e Piazza Beccaria, solo per dirne alcuni, e, come se non bastasse, uno sciopero del trasporto pubblico. Un mix esplosivo per la viabilità, che rischia la paralisi.
La sindaca Sara Funaro e l’assessore alla mobilità Andrea Giorgio annunciano “uno spiegamento straordinario di forze della polizia municipale”: pattuglie raddoppiate, controllo rafforzato davanti a 20 scuole, 1.900 telecamere attive nella Smart City Control Room. E aggiungono un appello alla cittadinanza: “Lasciate a casa l’auto”. Tradotto: arrangiatevi.
L’invito a usare “mezzi alternativi” o a “camminare per i tratti brevi” arriva da una classe politica che pare non aver mai dovuto incastrare un ingresso a scuola alle 8 con un lavoro alle 9 e magari un genitore da accompagnare a una visita medica. Mentre si invitano i cittadini alla pazienza e al rispetto delle regole, si moltiplicano le multe, i controlli, i richiami alla responsabilità individuale. Si chiede “buon senso”, ma non si offre in cambio un trasporto pubblico all’altezza. Anzi, si pretende che chi usa l’auto lo faccia solo in casi di assoluta necessità, dimenticando che per molti non esistono alternative. Chi prende la macchina spesso lo fa per necessità, non per sfizio o per sfidare il Comune.
L’assessore Giorgio difende le scelte fatte: “Il nostro obiettivo non è vessare i cittadini, ma tutelare chi si comporta correttamente. Un’auto in doppia fila può bloccare un intero quartiere.” Vero. Ma anche un cantiere mal segnalato, un percorso mal pianificato, una corsia sottratta senza preavviso possono mandare in tilt il traffico.
E intanto, da domani mattina, ogni mattina, migliaia di fiorentini si ritroveranno incastrati tra sensi unici alternati, deviazioni e mezzi pubblici fantasma. A chi protesta, il Comune risponde con paternalismo: “Sappiamo che i cantieri sono molti, ma chiediamo pazienza”. Eppure, come fa notare amaramente qualcuno, “lasciare l’auto a casa” è un consiglio inutile quando l’unico mezzo disponibile è proprio quello. “Che bella idea, peccato che ci sia lo sciopero. Evidentemente chi dà certi consigli non prende mai un autobus”, si legge in uno dei tanti commenti apparsi online. E non è difficile capire il malcontento: a Firenze la responsabilità del traffico sembra ricadere sempre su chi guida, mai su chi lo gestisce.
Foto: Copyright Fotocronache Germogli