Basta Regione fiorentino-centrica, Enrico Cantone: “Livorno è abbandonata. E siamo sempre a rischio alluvioni”

GERMOGLI PH: 20 MAGGIO 2016 SCANDICCI BADIA A SETTIMO VIA DI PORTO IL SENATORE DEL MOVIMENTO 5 STELLE MARIO MICHELE GIARRUSSO INAUGURA LA SUA SEGRETERIA POLITICA NELLA FOTO IL CONSIGLIERE REGIONALE ENRICO CANTONE

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L’ex consigliere regionale del Movimento 5 Stelle prende posizione a favore della Lista civica “È Ora!” e suggerisce alcuni temi. Porto, sanità, ma anche ambiente e sviluppo sostenibile.

 

Occorre uscire da un sistema che governa una regione esclusivamente come quello dell’asse centrale che passa da Firenze. Livorno insieme alla sua provincia, nonostante sia una terra di grande fermento, con una storia ricca di tradizioni, cultura ed innovazione, si vede sempre più emarginata da parte della Regione Toscana.

La provincia di Livorno non merita tutto questo e credo che solo una lista civica, che viene dal territorio, possa fare in modo che questo meccanismo nocivo venga interrotto.

Nel corso degli anni, Livorno, pur mantenendo la sua identità di città portuale e industriale, ha visto diminuire il supporto da parte delle istituzioni regionali, soprattutto nei settori chiave come l’occupazione, la sanità e i trasporti. Le scelte politiche della Regione Toscana sembrano concentrarsi sempre più sulle aree centrali, mentre la costa e la provincia appaiono sempre più isolate.

Uno degli aspetti più critici riguarda la mancanza di politiche efficaci per combattere la disoccupazione, che resta uno dei problemi principali per molti livornesi e per i giovani in particolare. Le politiche regionali non sembrano rispondere alle esigenze concrete del nostro territorio, dove il porto, pur essendo una risorsa fondamentale, non riesce a generare il volume di lavoro sperato per l’intera area. Il progetto di rilancio delle infrastrutture portuali, tanto discusso, non ha avuto l’impatto promesso se non quello possibile sull’ambiente, con opere monumentali, quando ancora non sono ben sviluppate e migliorate quelle esistenti.

Il governo regionale, pur annunciando piani ambiziosi, ha tardato nell’attuazione concreta, lasciando la nostra economia a stagnare e non si deve dimenticare che lo sviluppo vero è quello dove viene rispettato il lavoro, sempre nell’ottica della preservazione della salute dei lavoratori portuali e dei cittadini che vivono intorno all’area portuale. Non c’è sviluppo dove non c’è innovazione nell’alimentazione elettrica delle navi in porto e controlli efficaci sull’utilizzo di carburanti a bassissimo impatto ambientale.

Non solo il porto ma anche un efficiente e sempre meno burocratica gestione delle piccole e medie imprese possono dare uno sviluppo molto importante al territorio.

Ricordo che le Piccole e Medie Imprese (PMI) rappresentano la stragrande maggioranza del sistema produttivo italiano, costituendo circa il 96% del totale delle imprese attive secondo dati del 2024, e questo valore è in linea con quello europeo. Le PMI sono fondamentali per l’economia italiana, contribuendo in modo significativo al valore aggiunto e all’occupazione.

Il sistema di trasporti in provincia di Livorno continua a essere inadeguato, con collegamenti ferroviari e stradali che non rispondono alle necessità di un territorio che si trova spesso isolato, specialmente nelle aree più periferiche.

Nonostante le promesse di miglioramento, molti cittadini si sentono abbandonati dalla Regione, che non ha investito abbastanza in queste infrastrutture vitali, sopprimendo invece alcune fermate dei treni a lunga percorrenza e di fatto umiliando le popolazioni delle principali isole elbane, cancellando corse già programmate dei traghetti da e per l’Isola d’Elba, lasciando a terra famiglie, gruppi sportivi o, peggio ancora, malati oncologici necessari di cure vitali.

Un altro settore cruciale in cui la Regione sta mostrando segnali di debolezza è quello della sanità. Invece di potenziare le strutture già esistenti e fare in modo che si possano curare i malti vicino alle proprie abitazioni ed ai propri cari, si preferisce spendere in senza averne i fondi disponibili in nuovi ospedali addirittura distruggendo parchi invece di mantenere in buono stato quello esistente.

Le difficoltà nel mantenere standard accettabili sono battaglie perse, nelle lunghe liste d’attesa, sono sotto gli occhi di tutti le difficoltà che giornalmente affrontiamo noi abitanti della provincia di Livorno nell’usufruire dei servizi ospedalieri.

Questo tipo di gestione del territorio del costruire e cementificare dove ci sono i parchi non fa altro che aumentare le problematiche legate al cambiamento climatico e alle sempre più gravi alluvioni che, ripetendosi sempre più spesso, stanno assillando la costa e l’Isola d’Elba.

Non occorre costruire ma mantenere le città e le strade in grado di resistere a fenomeni ambientali sempre più distruttivi che allagano o fanno franare vie di comunicazione importanti.

Livorno e la sua provincia non possono più essere dimenticate dalle scelte politiche regionali. Il governo toscano deve rispondere alle esigenze reali del nostro territorio, lavorando con le amministrazioni locali per dare voce alle necessità urgenti dei cittadini della provincia di Livorno.

Basta la retorica: è tempo di fatti concreti, che possano veramente rilanciare la provincia di Livorno come motore economico e sociale della Toscana.

È il momento di far sentire la nostra voce per un cambiamento reale. Non possiamo più aspettare. Cambiamo il sistema Toscano attuale. È Ora!

Enrico Cantone (già consigliere regionale M5S)

In copertina: copyright Fotocronache Germogli