Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, i costi faraonici per gli uffici a Novoli (550mila euro l’anno). Baldini: “Intervenga la Corte dei Conti”

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“Corsi d’acqua trascurati, mentre si sprecano soldi per uffici faraonici”. Sotto accusa l’affitto della sede di Novoli, da 45.000 euro al mese

 

«Un affitto di circa 45.000 euro al mese, pari a 550.000 euro l’anno. Così il Consorzio Medio Valdarno spreca i soldi che gli arrivano dalla tassa di bonifica, invece di utilizzarli per la manutenzione dei corsi d’acqua. Chiedo che intervenga la Corte dei Conti per verificare se siamo in presenza di spreco di denaro pubblico. I fiorentini devono sapere, ma soprattutto devono saperlo tutti coloro che vivono nella piana fiorentina e che sono stati colpiti dalle esondazioni nelle ultime alluvioni, come vengono utilizzati i soldi del tributo di bonifica che pagano. Dal sito del Consorzio risulta che circa 550.000 euro all’anno, pari a 45.000 euro al mese, siano utilizzati per pagare l’affitto della sede di Novoli: cifre enormi, degne di un ministero, non giustificate né da esigenze funzionali né da necessità di servizio all’utenza». Lo ha affermato durante un’intervista a Teleregione Toscana il Consigliere del Consorzio 1 Toscana Nord Maria Teresa Baldini, candidata con Noi Moderati alle elezioni regionali.

«Dal punto di vista operativo, su Firenze i corsi d’acqua in competenza del Consorzio sono pochissimi, mentre nella Piana circostante esistono numerosi corsi con criticità idrauliche emerse in tutta la loro gravità proprio negli ultimi eventi alluvionali. Uomini e mezzi devono stare sui territori, non negli uffici a Firenze!» ha aggiunto Baldini.

«In un contesto in cui ormai quasi tutto si svolge per via telematica, basterebbero uffici con costi molto più contenuti. Questa scelta appare più legata alla mania di grandezza di qualche presidente del Consorzio, che fa pagare ai cittadini spese ingiustificate. È il momento di rivedere radicalmente una tassa ingiusta, che dovrebbe essere pagata solo da chi ha un reale beneficio e non da tutti i proprietari di immobili come avviene oggi in tutta la Toscana. Le spese dei Consorzi devono essere sottoposte a maggiore controllo: quelle sostenute per la sede sono una vergogna. Intervenga la Corte dei Conti: non sono più accettabili sperperi di denaro che dovrebbe essere invece finalizzato alla sicurezza dei cittadini».