Parole di pura rabbia e sconforto, quelle dei tanti negozianti dei quartieri 1 e 2 nuovamente traditi e abbandonati dalla giunta Funaro di fronte al periodico riemergere del fenomeno spaccate: La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze e Il Tirreno Firenze si sono occupate della cosa, riportandone da viale dei Mille a San Lorenzo passando per le zone di Careggi e del Duomo, senza far distinzioni tra trattorie, gastronomie e boutiques e senza risparmiare neppure un negozio di abbigliamento in via Gioberti all’angolo con via Capo di Mondo né 10 tablet al dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Unifi e un lotto da 3.000€ di vini pregiati in via dell’Oriuolo con annesso fondo cassa di 120€. In via Dionisi, inoltre, un uomo armato di coltello ha minacciato due poliziotti, poi bloccato non senza difficoltà. Un’altra estate è passata, sottotitola inoltre il Corriere Fiorentino, tra raccolte firme, segnalazioni e controlli dei vigili che non hanno minimamente scalfito il disturbo alla quiete pubblica arrecato da Villa Vittoria e la sua musica a tutto volume, con servizio di alcolici ben dopo le 2 nonostante il locale sorga su un’area di proprietà della Regione, su cui quindi si applica il regolamento UNESCO che ne vieta esplicitamente la somministrazione dalle 2 alle 6. Questo è solo uno scorcio della Firenze di Sara Funaro, dove ci si vede costretti addirittura a impartire dei corsi di autodifesa a bambini di 6 anni, quale è il progetto dell’Associazione 360 a Gavinana cui ha fatto pubblicità La Nazione Firenze. Si preferisce però, ed è sempre quest’ultima a riportarlo, concentrarsi sulle indagini ai danni dei manifestanti filopalestinesi dell’altro ieri e sulle «verifiche» a proposito del già famigerato deltaplano, il cui pilota ha parlato ai microfoni del Tirreno Firenze spiegando concisamente ma chiaramente lo scopo della sua presenza sopra la piazza, smentendo ovviamente ogni associazione con Hamas. Ma il surrealismo della Firenze contemporanea vede anche taxi presenti in gran numero alla stazione, purtuttavia parcheggiati, spenti e vuoti, lasciando ugualmente la gente a piedi come ai tempi dello “sciopero fantasma”, e la comparsa su Google Maps di una «superciclabile» da Firenze a Prato che di 12 chilometri ne possiede di percorribili solo 3 e malconci tra strade dissestate, erbacce e buche, come da specifica del Corriere Fiorentino. Il Mugello, da parte sua, non si era ancora del tutto ripreso dall’ondata di maltempo di marzo che ora è di nuovo in ginocchio per quella di pochi giorni fa: altre frane, ritardi nei collegamenti secondari e lavori per i danni del 2023 e del 2024 ancora da cominciare; nuovi pericoli per la Piana nella zona di Sesto Fiorentino per la mancanza di un invaso da 35 milioni di metri cubi e un furgone sfasciato a Novoli, fortunatamente senza conseguenze più gravi, per il crollo di un pino in via Baracchini. Questi aggiornamenti, riportati tutti da La Nazione Firenze, offrono un quadro ancor più lampante della totale incapacità della giunta Funaro ad amministrare la città, ma anche sé stessa e i suoi manutengoli: la questione dei 222 interinali di Alia torna a tener banco, col PD regionale schierato, nella persona di Emiliano Fossi, a difesa dei lavoratori e l’azienda che tenta di difendersi con la stessa scusa dei «contratti stagionali». Qui la sezione fiorentina del quotidiano nazionale è stata affiancata, nel reportage, dai colleghi delle sezioni locali di Tirreno, Corriere e Repubblica. Tra centrodestra e centrosinistra lo scontro si sposta invece sul CPR, con un sondaggio che vede il 55% o il 60% dei toscani (c’è uno screzio tra Il Tirreno e il Corriere Fiorentino sulla percentuale esatta) favorevole alla sua costruzione, ma non nel proprio Comune, e quest’ultima che diventa un nodo del contendere sia tra PD e Ministero dell’Interno, col secondo che accelera e il primo che parla di «indecente spot elettorale» (La Repubblica Firenze), sia tra Giani e Tomasi, il governatore contrario e il candidato del centrodestra che ritiene «ipocrita» non volerlo (La Nazione Firenze). Un altro sondaggio, citato da Repubblica Firenze, conferma le previsioni di quelli precedenti e dà l’attuale Presidente della Regione avanti di 17 punti sul sindaco di Pistoia, con Toscana Rossa a rischio di non entrare nemmeno in Consiglio. Alcune note positive, per tentare di chiudere in agrodolce: a Livorno il presidio dell’USB ha vinto e la SLNC Severn statunitense non attraccherà nel porto (La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino), mentre nella nostra città è il sindaco di Beslan in persona che ha dovuto scrivere alla sindachessa per far restaurare la targa distrutta di Piazza delle Bambine e dei Bambini di Beslan: il Corriere Fiorentino ne ha parlato in un trafiletto, ma La Firenze che Vorrei è stata la prima a sollevare il problema, informata da un prezioso contatto comune. (JCM)
