Il Campo largo si è (già) fermato a Peretola. Tomasi: “E succederà di nuovo”

GERMOGLI PH: 10 GIUGNO 2013 FIRENZE VEDUTE AEREE DALL ' ALTO DELLA CITTA ' NELLA FOTO  AEROPORTO DI FIRENZE PERETOLA AMERIGO VESPUCCI PISTA DI ATTERRAGGIO  AREA FUTURA ALLA COSTRUZIONE DELLA PISTA PARALLELA ALL ' AUTOSTRADA

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Le contraddizioni, senza nemmeno troppo sforzo, cominciano già ad emergere. L’ex sfidante di Centrodestra: “Anche su rifiuti e infrastrutture maggioranza è divisa, succede quando si fanno accordi a tavolino”.

 

La nuova pista di Peretola scava il primo solco nella coalizione raccogliticcia del campo largo; prontamente si fa sentire l’opposizione in Consiglio regionale. “È successo sulla nuova pista di Peretola, dopo il decreto ministeriale pubblicato ieri per il progetto dell’aeroporto di Firenze. Succederà su molte altre questioni centrali per la vita dei toscani. Il campo largo – operazione calata dall’alto, esperimento che privilegia le poltrone ai temi – è già diviso”. È l’attacco di Alessandro Tomasi, neo-consigliere regionale e già candidato presidente per il Centrodestra.

“Non si divide – insiste Tomasi – sulle nomine politiche, come quelle degli assessori. La cosa grave è che si divide sulle opere strategiche per la Toscana, che toccano la vita di tutti noi. E lo fa a soli due giorni dal primo consiglio regionale”.

Una prima crepa, quella sullo scalo di Peretola, che rischia di espandersi. “Sui rifiuti succederà lo stesso – prosegue Tomasi –: la nostra Regione continuerà a pagare a caro prezzo lo smaltimento dei rifiuti, a esportare fuori l’immondizia a costi elevati e a non essere autosufficiente. Succederà sulle infrastrutture prioritarie, con una maggioranza che non potrà far convivere il fronte del no a tutto, con quello del sì e dello sviluppo”.

“Quando si fanno i patti a tavolino, prima o poi succede quello che sta accadendo ora sull’aeroporto di Firenze”, conclude il primo cittadino di Pistoia.

In copertina: copyright Fotocronache Germogli