La Firenze dei diritti si prepara a raccontarsi in una luce nuova. Venerdì 14 novembre, dalle 18:00, una passeggiata collettiva attraverserà il centro della città con un intento preciso: riscoprire Firenze attraverso lo sguardo, la storia e le voci della comunità LGBTQIA+. Un evento che non è solo un itinerario, ma un gesto politico e culturale, pensato e costruito da un insieme di realtà associative che da anni – in alcuni casi da quasi quattro decenni – lavorano sul territorio per tutela, ascolto e inclusione.
Il ritrovo è fissato in piazza D’Azeglio, uno spazio che da sempre conserva un carattere di apertura e incontro. Da lì partirà una camminata lenta, partecipata, scandita da tappe narrative che offriranno ai presenti un piccolo viaggio nella memoria collettiva: episodi, figure storiche, luoghi simbolici e momenti che hanno segnato l’evoluzione della presenza LGBTQIA+ a Firenze. Sarà una riscoperta urbana, ma anche emotiva, dove il tessuto cittadino si intreccia con le storie di chi ha lottato, lotta e continua a farlo per l’uguaglianza.

A rendere ancora più speciale il percorso saranno gli interventi musicali del coro Choreos, che accompagnerà alcuni momenti con brani eseguiti dal vivo. La presenza del coro non sarà un semplice ornamento artistico: la musica diventerà un ponte, un modo per creare connessione, amplificare il senso della serata e trasformare la passeggiata in un’esperienza condivisa, quasi teatrale.
L’iniziativa porta la firma congiunta di Agedo Firenze, Arcigay Firenze, Altre Sponde, Azione Gay e Lesbica Firenze, Rete Lenford, Associazione Famiglie Arcobaleno, e vede la partecipazione attiva di IREOS – comunità queer autogestita – e della Rete Genitori Rainbow. Una rete straordinaria che, unita, dà vita a un evento senza precedenti: è la prima volta che così tante associazioni fiorentine collaborano per raccontare insieme la propria storia, quella delle persone LGBTQIA+ e delle loro famiglie.
La serata si concluderà al Caffè delle Murate, spazio culturale che negli anni ha visto nascere mille progetti e contaminazioni. Qui i partecipanti troveranno musica, convivialità e un apericena pensato per continuare a dialogare, conoscersi e intrecciare relazioni. Per molti sarà un momento di festa; per altri, un luogo sicuro dove forse, per la prima volta, sentirsi pienamente accolti.
Dietro la leggerezza apparente di una camminata si nasconde un significato profondo. Le associazioni che hanno dato vita all’iniziativa rappresentano un presidio quotidiano, spesso silenzioso, che sostiene, protegge e afferma il diritto di ogni persona a esistere. Il loro lavoro, che si svolge nei consultori, nelle scuole, nelle strade, nelle famiglie, nei tribunali e negli spazi sociali, dovrebbe essere il punto di partenza per ogni strategia politica cittadina. Riconoscerne il valore, sostenerle concretamente, significa investire in una società più giusta e più consapevole.
Questa passeggiata, allora, è molto più di un evento. È un gesto collettivo che parla al presente e guarda al futuro. È una dichiarazione di esistenza e resistenza. È una Firenze che decide di raccontarsi nella sua parte più autentica, plurale e libera. E lo fa con passo unito.
Stefano Chianucci

