Corridoio ecologico a rischio: cittadini in assemblea su progetto tranviario, vicenda Stadio, Ponte al Pino
Si terrà questa sera alle 19.30 in via Cocchi 17 l’assemblea pubblica organizzata dal Comitato Vitabilità, un appuntamento molto atteso dai residenti delle aree coinvolte dal progetto tranviario Libertà–Rovezzano. Durante l’incontro verranno presentate le osservazioni elaborate dal Comitato a seguito dell’avvio del procedimento di approvazione del progetto definitivo, un passaggio decisivo per il futuro della mobilità cittadina.
Uno dei momenti centrali dell’assemblea sarà la proiezione di un video illustrativo, realizzato con riprese da drone dal dronista certificato Jacopo Bianchi, che mostra dall’alto le zone interessate dal nuovo tracciato tranviario, che aiuteranno a comprendere l’impatto dell’opera sul territorio. Tra i principali nodi al centro del confronto emerge la salvaguardia del corridoio ecologico che collega le pendici della collina di Settignano fino alle Cure, seguendo il corso alberato del fiume e proseguendo poi verso piazza della Libertà, i viali, il Mugnone, la Faentina e Statuto. Il Comitato solleva dubbi sulla necessità di compromettere un’area verde così preziosa quando – sostengono – esisterebbero alternative meno impattanti.
Durante l’incontro sarà anche ricordato un celebre episodio della storia fiorentina: la lunga attesa della città prima della costruzione della Cupola del Duomo. All’epoca, per realizzare l’impalcatura tradizionale sarebbe stato necessario abbattere una grande quantità di alberi attorno a Firenze. I fiorentini dissero no, e proprio quel rifiuto costrinse Brunelleschi a ideare la rivoluzionaria soluzione architettonica che ha reso la Cupola un’opera unica al mondo. Un esempio, sottolinea il Comitato, di come la tutela dell’ambiente possa essere motore di innovazione.
L’assemblea non si concentrerà esclusivamente sul tema del tram. Si parlerà anche del futuro stadio, dei disagi legati ai lavori del Ponte al Pino e del nuovo assetto della viabilità, che secondo il Comitato potrebbe causare danni significativi ai centri commerciali naturali delle zone interessate. Da qui la richiesta di ristori adeguati e soprattutto di accordi chiari, scritti e firmati prima dell’avvio dei cantieri.
Il Comitato Vitabilità ribadisce infine il proprio ruolo: farsi portavoce presso l’amministrazione delle perplessità e delle esigenze dei cittadini, affinché la trasformazione urbana avvenga in modo partecipato e sostenibile.
