Oggi in visita a Firenze il sindaco della città russa Beslan, Khariton Tatrov, che ha “inaugurato” la targa “sostitutiva”.
Un foglio bianco tenuto su da un coccio a ricordare i giovani morti della strage di Beslan: la targa per ora non c’è, ma almeno lo spazio non è più colpevolmente vuoto. Mentre, per la prima volta, lo spettro della pace torna ad aleggiare nelle “terre di sangue” dell’Est Europa, Firenze ha accolto il sindaco di una città martire del terrorismo, Beslan (Ossezia del Nord). Khariton Tatrov è stato in sopralluogo nel piazzale dedicato alle bambine e ai bambini uccisi nella brutale strage, testimonianza viva del ricordo e del legame tra Firenze e la città russa. Con l’occasione ha inaugurato il foglio commemorativo, forse provvisorio. Nel generale degrado della zona, la targa commemorativa manca da diversi mesi, nonostante un preciso impegno dell’amministrazione, assunto dopo il battage mediatico. A rendere possibile la visita è stato Luca Pingitore dell’associazione “Viaggiatori indipendenti”. Tra i presenti quest’oggi si segnalano: Giovanni Amicarella (segretario di Socialismo Italico), Jean-Claude Martini (curatore della frizzante rassegna stampa de La Firenze che vorrei e delegato dell’associazione “Italia-Corea Popolare”), Lorenzo Somigli (giornalista e collaboratore parlamentare). Nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Vecchio, il sindaco Khariton Tatrov ha ricordato l’amicizia tra popolo italiano e russo, consolidata anche dal comune ricordo di quella tragedia. “Sono passati oltre vent’anni – ha detto il primo cittadino –, ma il ricordo è vivo. L’Italia è stato il primo paese a mostrare solidarietà e ricordiamo che allora scesero tante persone in piazza per manifestare vicinanza”. Il consigliere comunale Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) ha ribadito l’importanza di Firenze come “città della pace e del dialogo”. Nel frattempo, si attende la nuova targa o una nuova sistemazione della stessa, magari in un luogo meno esposto a incidenti o vandalismi.
