Con l’avvicinarsi del Natale e quell’atmosfera festaiola che rende tutti un po’ più buoni e indulgenti, arrivano anche le inaugurazioni “regalo” di due importanti assi viari della Metrocittà. Peccato che si tratti di opere attese da anni, in alcuni casi da decenni, e che il clima di festa rischi di far dimenticare tempi, ritardi e contraddizioni
Nell’area della Piana fiorentina e per l’esattezza nel comune di Campi Bisenzio si è festeggiato con tanto di taglio del nastro alla presenza delle autorità per l’apertura della cosiddetta “Mini Ovest”, la nuova strada che sarà intitolata a Nelson Mandela.
L’asse collega via Tosca Fiesoli a via Narciso Parigi, attraversando la zona industriale di Campi Bisenzio e garantendo un collegamento diretto verso Prato e il casello autostradale.
Un’opera pensata come anticamera della futura Circonvallazione Ovest, corredata – almeno sulla carta – da una pista ciclopedonale destinata a delimitare l’intera Piana sul lato nord-ovest.
Un’infrastruttura attesa da molto tempo e realizzata nell’ambito di progetti di iniziativa privata. Peccato però che l’amministrazione comunale campigiana sia riuscita a renderla pienamente operativa solo vincolandone l’apertura al rilascio di nuovi permessi di costruzione, garantendo così ulteriore cementificazione a un territorio già duramente provato, come dimostrano anche le recenti alluvioni.
«Con l’apertura della Mini Ovest diamo una risposta concreta a un’esigenza storica del territorio, sbloccando un collegamento fondamentale per la zona industriale e per l’intero sistema della mobilità cittadina», ha dichiarato il sindaco Andrea Tagliaferri.
«Si tratta di un’opera attesa da molti anni che risponde a una scelta politica chiara di questa amministrazione: governare lo sviluppo del territorio mettendo al centro infrastrutture, sicurezza e qualità della vita, prima di procedere con nuove edificazioni».
Più prudente, ma fiducioso, l’assessore Tommasi Landi, che ha rassicurato sull’arrivo di altre strade: «L’apertura della nuova viabilità rappresenta un primo passo concreto, in attesa della realizzazione del primo tronco della Circonvallazione Ovest, infrastruttura strategica per ridisegnare in modo strutturale la mobilità cittadina».
Dall’altra parte della città, per la precisione a Grassina, nel comune di Bagno a Ripoli, tutto è pronto per domenica 21 dicembre alle ore 11. In programma un’inaugurazione in pompa magna – con tanto di champagne, tartine e cotillon compresi – alla presenza delle autorità di ogni ordine e grado.
Il rito prevede una passeggiata collettiva lungo il percorso del primo lotto della “variante di Grassina”, attesa da oltre quarant’anni e finalmente pronta, almeno nel tratto tra Ponte a Niccheri e la località Ghiacciaia.
Un’opera che per gli abitanti era ormai diventata una sorta di “leggenda metropolitana”, tra fallimenti di ditte, cambi d’appalto, cerimonie di avvio lavori e pose di prime pietre mai seguite dai fatti.
Una volta completata, la variante dovrebbe deviare il traffico della SR 222 Chiantigiana, garantendo un collegamento più veloce tra il Chianti e Firenze.
Per ora, però, ci si accontenta del bypass del centro abitato di Grassina grazie al primo lotto.
Peccato che solo pochi mesi fa si sia già festeggiato anche l’avvio dei lavori del secondo lotto e che, se i tempi dovessero ricalcare quelli del primo, le prospettive restino piuttosto fosche.
A dare l’annuncio dell’inaugurazione è stato il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Pignotti, che in un video sui social ha parlato di «un regalo anticipato per tutti i cittadini».
«Dopo decenni inauguriamo la variante di Grassina, almeno il primo lotto sembra incredibile, ma ci siamo davvero».
Sul fronte ferroviario, invece, il clima natalizio fatica a scaldare i binari. In Alto Mugello, Marradi attende ancora la riapertura della tratta ferroviaria Faentina tra Crespino del Lamone e Marradi, chiusa dopo l’alluvione e i numerosi eventi franosi.
Qualcosa però, almeno a parole, si muove. C’è ottimismo da parte del sindaco di Marradi, Tomaso Triberti, dopo l’incontro con il nuovo assessore regionale ai Trasporti Filippo Boni e con gli amministratori dei comuni attraversati dalla linea.
Secondo una nota della Regione Toscana, la tratta Crespino del Lamone–Marradi dovrebbe essere riaperta nel mese di gennaio, con netto anticipo rispetto alle previsioni, che fortuna!
Dal 17 gennaio sono previste due giornate di corse prova e, se tutto andrà come previsto, da lunedì 19 gennaio il servizio commerciale dovrebbe riprendere, ristabilendo il collegamento diretto tra Toscana e Romagna e ponendo fine all’isolamento di Marradi.
«Esprimiamo soddisfazione per la riapertura anticipata della tratta Marradi–Crespino – sottolinea Triberti – che consente il ripristino non solo del collegamento Borgo–Marradi ma dell’intera linea Faenza–Firenze, una vera linfa vitale per i nostri territori. Apprezziamo inoltre la disponibilità del nuovo assessore Boni per l’istituzione di un tavolo permanente con le amministrazioni locali e l’apertura ai comitati pendolari. L’auspicio è che sia una vera ripartenza».
Tra nastri tagliati, brindisi augurali e promesse, il Natale regala nuove strade. Per i treni, invece, serve ancora un po’ di pazienza.
