Bordeaux-Peretola: ritardo di oltre 7 ore. RimborsoAlVolo: “Ecco come far valere i diritti”

GERMOGLI PH: 10 GIUGNO 2013 FIRENZE VEDUTE AEREE DALL ' ALTO DELLA CITTA ' NELLA FOTO  AEROPORTO DI FIRENZE PERETOLA AMERIGO VESPUCCI PISTA DI ATTERRAGGIO  AREA FUTURA ALLA COSTRUZIONE DELLA PISTA PARALLELA ALL ' AUTOSTRADA

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Un’odissea vera e propria, quella vissuta dai passeggeri del volo Volotea V72466 in partenza nei giorni scorsi dall’aeroporto di Bordeaux in Francia e diretto a Firenze-Peretola: il volo è decollato con quasi 7 ore di ritardo tra problemi tecnici e scarse informazioni ai viaggiatori.

A denunciare il caso RimborsoAlVolo, società specializzata in trasporto aereo e assistenza ai passeggeri, che ha ricevuto le richieste di aiuto degli utenti coinvolti nel grave disservizio.

Arrivati presso l’aeroporto di Bordeaux – si apprende dalla ricostruzione di RimborsoAlVolo – i passeggeri del volo in questione, la cui partenza era prevista per le ore 8:25 di giovedì 18 dicembre, scoprono che, a causa di un non meglio specificato problema tecnico, la partenza sarebbe stata posticipata. Passano le ore tra attese estenuanti, stress e scarse informazioni, ma dell’aereo che avrebbe dovuto portare i viaggiatori a Firenze nemmeno l’ombra.

Finalmente, solo alle ore 16:15, i viaggiatori riescono a decollare, arrivando all’aeroporto di Firenze-Peretola alle ore 18:06, con ben 7 ore e 56 minuti di ritardo rispetto all’orario previsto (10:10) e tutti i disagi del caso.

I viaggiatori coinvolti nel disservizio possono tuttavia attivarsi per far valere i diritti riconosciuti dalla normativa europea e ottenere il risarcimento economico previsto dal Regolamento Ce 261/2004.

“In tutti i casi in cui un volo viene cancellato o subisce un ritardo prolungato, la compagnia aerea ha l’obbligo di garantire assistenza ai passeggeri sottoforma di pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa, sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti, trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa, due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica. Se l’assistenza non viene garantita e il passeggero ha dovuto pagare i pasti, le bevande, i taxi o gli hotel, la compagnia aerea deve rimborsare le spese sostenute, purché ragionevoli e appropriate: a tal fine è bene conservare tutte le ricevute attestanti tali spese – spiega RimborsoAlVolo -. In caso di cancellazione o qualora i passeggeri raggiungano la destinazione finale con un ritardo all’arrivo pari o superiore alle 3 ore rispetto all’orario di arrivo pubblicato, scatta la compensazione pecuniaria il cui ammontare dipende dalla tratta aerea: inferiore o pari a 1500 km 250 euro; compresa tra 1500 e 3500 km 400 euro; superiore a 3500 km 600 euro”.

Tutti i viaggiatori coinvolti nella vicenda possono attivarsi per far valere i propri diritti: è sufficiente seguire le indicazioni riportate alla pagina https://www.rimborsoalvolo.it/ per ottenere l’assistenza dei legali specializzati in trasporto aereo di RimborsoAlVolo e avviare le dovute richieste di indennizzo nei confronti della compagnia aerea.

In copertina: copyright Fotocronache Germogli