Nel primo giorno senza allerta arriva, rispetto alle notizie dei giorni scorsi, un aggiornamento di tenore opposto: ancora l’emergenza nazionale non c’è, secondo quanto precisa La Nazione Firenze. Si conferma la cifra dei cento milioni di danni, mentre, terminata l’allerta, si contano 63 persone evacuate e 139 isolate a Firenze, nel Mugello (non chiarissimo il quadro che emerge dal raffronto tra La Nazione e il Tirreno locali); se la sindaca festeggia il “ritorno alla normalità”, vi sono zone, come la Rufina, in cui tale contesto è quanto di più lontano vi sia dalla realtà: qui le scuole sono riaperte solo per la primaria. A Borgo San Lorenzo è ancora chiusa una parte del Chino Chini, mentre nella stessa Firenze restano comunque chiusi fino a stanotte parchi, giardini, cimiteri e aree verdi e a Sesto si sono allagati anche l’archivio e il Museo della Ceramica. Segna però un record positivo il Bilancino, come riporta il Tirreno Firenze trasmettendo i dati di Publiacqua: quasi 71 milioni di metri cubi invasati in totale. In tutto ciò giunge anche la notizia, tramite La Repubblica Firenze, dell’allargamento del Meyer in cooperazione con l’ospedale di Ponte a Niccheri, allo scopo di «potenziare le attività e tagliare le liste d’attesa». Non possiamo che augurargli i migliori successi. (JCM)