Alla fine Roma, come nella Breccia di Porta Pia (apertasi, però, a causa del maltempo), è “caduta”: dopo le ripetute richieste di Comuni e Regioni, è stata dichiarata l’emergenza nazionale per le alluvioni del mese scorso e il governo stanzierà 63 milioni di euro con priorità per Alto Mugello, Valdisieve e Sesto Fiorentino, ovvero le zone più colpite da metà marzo. La notizia è stata data con dovizia di particolari da La Repubblica Firenze e La Nazione Firenze. Soldi che, a ben guardare, farebbero comodo anche per l’altra emergenza, quella economica: le piccole e medie imprese toscane si trovano adesso tra l’incudine dei dazi americani e il martello dei controdazi europei, nella nebbia dell’incertezza per i 90 giorni di sospensione dei primi, decisi all’ultimo. Il Corriere Fiorentino ha pubblicato un interessante articolo al riguardo. Sul fronte scuola, la situazione non è migliore: un altro articolo, a cura de La Nazione Firenze, fa luce sulla paradossale dinamica per la quale, con la diminuzione delle iscrizioni (-1.500 stimate per settembre) e lo sfoltimento delle cattedre (-150), il rischio in realtà è quello delle classi pollaio. Una situazione degna di “Io speriamo che me la cavo“, ma non solo tra i banchi: tra degrado e turismo, prosegue l’offensiva generale contro la qualità di vita a Firenze. Chiede più controlli il comitato di San Jacopino (notizia del Tirreno fiorentino), proclama le “zone rosse” per chi ha precedenti penali il Comune di Firenze (La Repubblica Firenze), ma proseguono e ampliano il raggio d’azione le spaccate, che adesso hanno colpito anche via Laura e via Cherubini, laddove nella prima è stato rotto il finestrino della vettura del padre di un consigliere di quartiere nel giorno stesso della laurea di quest’ultimo (La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino). Il settore del turismo, intanto, è sempre più sconquassato dalle ultime delibere: lo stop agli affitti brevi slitta per l’approvazione del piano urbanistico (notizia di Repubblica Firenze), notizia che inasprisce l’astio degli host, che parlano esplicitamente di «guerra», per come riportato dalla sezione fiorentina della Nazione. I controlli effettuati nel corso dell’anno scorso, però, hanno fatto emergere un 60% di irregolarità su 360 verifiche effettuate: b&b addirittura negli studi legali e in cantina. La Nazione Firenze ha riportato anche questo, insieme al Corriere Fiorentino. Torna invece operativa la RDB, la società produttrice del prefabbricato crollato l’anno scorso in via Mariti, ma sarà gestita da un manager esterno: è quanto riporta, anche qui, La Nazione Firenze. Le vicende fiorentine finiscono pure sul Fatto Quotidiano, del quale si segnala un’inchiesta circa finanziamenti “sospetti” della campagna elettorale europea dell’ex sindaco Dario Nardella: ben 95.000€ da Fingen SPA, facente capo alla famiglia Fratini e ai re del lusso. Più altri 20.000€ dal patron della Salernitana Danilo Iervolino e la “messa a disposizione” di beni e servizi da parte dalla Marco Casamonti & Co. (JCM)
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